Un attacco informatico ha paralizzato la produzione di Asahi, costringendo l'azienda a chiudere la maggioranza delle sue 30 fabbriche in Giappone da lunedì scorso. L'attacco ransomware, iniziato alle 7:00 del mattino ora locale secondo fonti del settore, ha disattivato completamente i sistemi di ordinazione e consegna della più grande birreria giapponese.
Il Giappone rischia di esaurire le scorte di Asahi Super Dry, una delle birre più popolari del paese, nei prossimi giorni. Come riporta il Corriere della Sera, l'azienda produce normalmente l'equivalente di 6,7 milioni di bottiglie grandi di birra al giorno in Giappone, rendendo questa interruzione una crisi di approvvigionamento su vasta scala.
Scaffali vuoti e pub a secco
I rivenditori hanno già gli scaffali vuoti e non si sa quando le fabbriche potranno riprendere le normali attività. Secondo Fanpage, i principali retailer giapponesi come 7-Eleven, FamilyMart e Lawson stanno già implementando avvisi per i clienti e strategie di approvvigionamento alternative.
Nei prossimi giorni la birra Super Dry potrebbe esaurirsi anche nei pub izakaya, che servono birra alla spina e in bottiglia. L'azienda sta implementando un sistema di gestione ordini manuale come soluzione temporanea mentre indaga sui tempi di recupero, come riporta TG24 Sky.
Impatto limitato al Giappone
Le attività in altre regioni del mondo, come l'Europa, dove Asahi vende la Peroni Nastro Azzurro, non sono state colpite dall'attacco informatico. Secondo Il Fatto Quotidiano, l'impatto dell'attacco è rimasto circoscritto esclusivamente alle operazioni giapponesi.
Come riporta Fanpage, il prezzo delle azioni è sceso del 2,6% dopo l'annuncio dell'attacco, mostrando un impatto immediato sui mercati finanziari. L'azienda ha inoltre rinviato il lancio di 8-12 prodotti a causa dell'interruzione operativa.
Trend crescente di attacchi
L'attacco subito da Asahi non è un caso isolato nel panorama giapponese. Secondo Fanpage, il Giappone ha registrato 222 attacchi ransomware nel 2024, con un aumento del 12%, e il 50% di questi ha richiesto un mese per il recupero completo.
Il Financial Times ricorda che all'inizio di questa settimana, il governo britannico ha erogato una linea di credito di emergenza di 2 miliardi di sterline a Jaguar Land Rover, dopo che la produzione era stata interrotta per un mese a causa di un attacco informatico. Secondo gli esperti del gruppo Nihon Cyber Defence con sede a Tokyo, le aziende giapponesi stanno diventando sempre più spesso obiettivo di attacchi informatici.
Fonti utilizzate: "AGI", "Corriere della Sera", "Fanpage", "TG24 Sky", "Il Fatto Quotidiano"
Nota: Questo articolo è stato modificato con l'aiuto dell'Intelligenza Artificiale.