Bankitalia contro governo: "Manovra senza dettagli e coperture certe"

upday.com 3 godzin temu
La sede della Banca d'Italia, istituzione che ha espresso rilievi critici sulla manovra finanziaria 2025 (Immagine simbolica - Generata da IA) Upday Stock Images

La Banca d'Italia ha espresso severi rilievi sul Documento programmatico di finanza pubblica 2025. Il capo del Dipartimento Economia e Statistica, Andrea Brandolini, ha denunciato in audizione parlamentare l'8 ottobre la mancanza di informazioni sufficienti per valutare le singole misure previste dal governo.

Il punto più critico riguarda l'assenza di dettagli concreti sulla manovra. Come confermano La Stampa e Ansa, Brandolini ha sottolineato che il Dpfp «non include informazioni sufficienti per avanzare valutazioni sulle singole misure» e ha avvertito che «gli interventi di copertura dovranno essere certi».

Stretta sui dipendenti pubblici

La strategia di riduzione della spesa pubblica desta particolare preoccupazione. Secondo dati verificati da La Stampa e isole24ore, i redditi da lavoro dei dipendenti pubblici scenderebbero all'8,7% del Pil nel 2028, raggiungendo uno dei valori più bassi degli ultimi 25 anni.

I salari pubblici crescerebbero solo dell'1,5% annuo contro un deflatore dei consumi privati dell'1,8%, configurando una perdita di potere d'acquisto per i lavoratori statali. Come evidenzia isole24ore, questo contribuirebbe alla riduzione della spesa primaria corrente per 0,3 punti percentuali.

Problemi di coerenza istituzionale

Emergono contraddizioni con gli impegni parlamentari precedenti. Come riporta La Stampa, le commissioni competenti avevano approvato a settembre risoluzioni che impegnano il governo a specificare nel Dpfp «l'articolazione delle misure di prossima adozione e dei relativi effetti finanziari».

Il documento attuale si limita invece a riferimenti generici su riduzione del carico fiscale e rifinanziamento del fondo sanitario, senza dettagliare gli interventi di copertura necessari.

Il nodo della spesa militare

Resta irrisolto il tema delle spese per la difesa. Secondo La Stampa e Ansa, il quadro programmatico non include completamente i maggiori oneri per raggiungere gli obiettivi NATO, che richiederebbero un aumento graduale fino a 0,5 punti di Pil in più entro il 2028.

Ansa segnala inoltre che gli indicatori del terzo trimestre suggeriscono una leggera ripresa trainata dal settore dei servizi. L'istituto centrale raccomanda una riallocazione del budget verso investimenti, ricerca e istruzione, razionalizzando al contempo le spese fiscali.

Fonti utilizzate: "AGI", "La Stampa", "Ansa", "isole24ore"

Nota: Questo articolo è stato modificato con l'aiuto dell'Intelligenza Artificiale.

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