Le principali Borse asiatiche viaggiano in cauto rialzo questa mattina, ad eccezione di Hong Kong che registra perdite. Gli investitori rimangono incerti sulla portata completa dei dazi commerciali del presidente degli Stati Uniti Donald Trump.
Da lunedì Trump ha iniziato a inviare lettere sui dazi, notificando a 14 paesi che tariffe nettamente più elevate entreranno in vigore il primo agosto. Dei 14 paesi coinvolti, nove si trovano in Asia.
Dazi fino al 40% per alcuni paesi
Le lettere sui dazi delineano un'imposta del 25% su tutti i beni provenienti dal Giappone e dalla Corea del Sud. Alcune nazioni più piccole dovranno affrontare tariffe fino al 40%.
Trump ha minacciato ulteriori dazi commerciali, questa volta su rame, semiconduttori e prodotti farmaceutici. Gli investitori asiatici mostrano preoccupazione per l'impatto di queste misure sui mercati regionali.
Performance contrastanti sui mercati
L'indice Nikkei guadagna lo 0,21%, mentre gli indici di Shanghai e Shenzhen salgono rispettivamente dello 0,30% e dello 0,42%. In controtendenza l'indice Hang Seng di Hong Kong che cede lo 0,87%.
L'indice Kospi di Seul sale dello 0,59%, nonostante le preoccupazioni per i dazi americani. I mercati mostrano quindi reazioni differenziate alle tensioni commerciali.
Inflazione cinese sotto controllo
I dati governativi hanno mostrato che l'inflazione dell'indice dei prezzi al consumo cinese è migliorata marginalmente a giugno. Il dato ha superato le aspettative ma rimane comunque relativamente contenuto.
L'inflazione al consumo ha tratto sostegno dai sussidi governativi e dagli eventi di shopping e-commerce di giugno. Gli analisti prevedono però che questa spinta si esaurirà nei prossimi mesi, mentre l'inflazione dell'indice dei prezzi alla produzione si è ridotta più del previsto, segnando il 33esimo mese consecutivo di contrazione.
(AGI) Nota: Questo articolo è stato modificato con l'aiuto dell'Intelligenza Artificiale.
