Corte dei Conti: tre violazioni bloccano il Ponte sullo Stretto

upday.com 1 godzina temu
La Corte dei Conti ha bocciato la delibera del Cipess sul Ponte sullo Stretto per tre violazioni principali (Immagine simbolica - Generata da IA) Upday Stock Images

La Corte dei Conti ha pubblicato le motivazioni del rigetto della delibera del Cipess sul Ponte sullo Stretto, che la Corte ha bocciato un mese fa. I giudici hanno individuato tre violazioni principali: una direttiva europea sulla tutela degli habitat naturali, le modifiche sostanziali al contratto originario dell'appalto, e l'assenza del parere obbligatorio dell'Autorità di regolazione dei trasporti sul piano tariffario.

Il primo nodo riguarda la tutela ambientale. La Corte ha rilevato la violazione della direttiva 92/43/CE del 21 maggio 1992 sulla conservazione degli habitat naturali e seminaturali. Il problema consiste nella carenza di istruttoria e di motivazione della cosiddetta delibera IROPI.

Sul fronte dell'appalto, i giudici hanno contestato la violazione dell'articolo 72 della direttiva 2014/24/UE. La criticità riguarda le modificazioni sostanziali, oggettive e soggettive, che hanno alterato l'originario rapporto contrattuale.

Il terzo punto concerne le tariffe: la Corte ha rilevato la mancata acquisizione del parere dell'Autorità di regolazione dei trasporti sul piano tariffario che costituisce la base del piano economico e finanziario del progetto.

Le motivazioni ufficiali

In una nota stampa che accompagna la pubblicazione delle motivazioni, la Corte dei Conti ha spiegato: «Il Collegio, nell'espletamento del controllo preventivo di legittimità, ha ritenuto di assegnare prioritario rilievo alla: violazione della direttiva 92/43/CE del 21 maggio 1992 relativa alla conservazione degli habitat naturali e seminaturali, a causa della carenza di istruttoria e di motivazione della c.d. delibera IROPI; violazione dell'art. 72 della direttiva 2014/24/UE, in considerazione delle modificazioni sostanziali, oggettive e soggettive, intervenute nell'originario rapporto contrattuale; violazione degli artt. 43 e 37 del decreto-legge n. 201/2011, per la mancata acquisizione del parere dell'Autorità di regolazione dei trasporti in relazione al piano tariffario posto a fondamento del piano economico e finanziario. [...]»

La stessa delibera ha formulato anche osservazioni su ulteriori profili, che il Collegio ha confermato durante l'adunanza. Il Collegio però non li ha ritenuti decisivi ai fini delle valutazioni finali che hanno portato al rigetto.

Nota: Questo articolo è stato creato con l'Intelligenza Artificiale (IA).

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