L'ingegnere italiano Giuseppe Cocco è stato assolto oggi in Costa d'Avorio dopo tre anni di detenzione. Il professionista era finito in carcere nel 2022 con l'accusa di traffico di droga, ma i narcotrafficanti coinvolti nel processo avevano sempre escluso qualsiasi rapporto con lui.
La vicenda ha inizio l'11 marzo 2022, quando Cocco si reca all'hotel La Pergola per pagare il conto a due operai italiani. Il suo ufficio si trovava vicino alla zona frequentata dai trafficanti, circostanza che ha fatto scattare i sospetti delle autorità ivoriane.
Arresto dopo il rientro
Il 15 aprile 2022 l'ingegnere rientra in Italia per Pasqua, per fare una sorpresa ai propri cari. Al ritorno in Costa d'Avorio viene arrestato e finisce in una cella di 50 metri quadrati insieme ad altre duecento persone.
Prima della detenzione riesce solo ad avvertire la moglie, che parte immediatamente per l'Africa e cerca un avvocato locale. Nonostante le testimonianze dei narcotrafficanti spagnoli e colombiani - tutti condannati a vent'anni - che escludono categoricamente rapporti con Cocco, i giudici non concedono gli arresti domiciliari.
Trattamento diverso per altri italiani
Nel frattempo uno dei calabresi titolari del ristorante con cui Cocco aveva costituito una società viene arrestato ed estradato in Italia. Deve scontare una condanna a dodici anni, ma per lui la macchina diplomatica italiana si muove rapidamente.
Per Cocco invece emerge una nuova accusa di riciclaggio, legata a un pagamento ricevuto da un noto imprenditore italo-francese. La giustizia ivoriana procede lentamente e l'ingegnere trascorre oltre due anni in detenzione cautelare.
Condanna già scontata in carcere
Il 7 maggio 2024 arriva la condanna di primo grado a due anni per frode fiscale, ma Cocco li ha già scontati in detenzione preventiva. A Ciampino un aereo attende sulla pista per riportarlo a casa, ma secondo l'avvocato Cicchetti l'operazione viene abortita per alcuni intoppi.
I legali ivoriani presentano ricorso contro la sentenza per dimostrare l'innocenza del loro assistito. L'obiettivo era chiarire definitivamente la posizione dell'ingegnere, risultato raggiunto solo oggi con l'assoluzione.
Fonte AGI (www.agi.it) Nota: questo articolo è stato rielaborato da UPDAY con l'ausilio dell'intelligenza artificiale.