Foggia: Flai Cgil manifesta per risorse Pnrr contro ghetti

upday.com 4 godzin temu
Manifestanti protestano contro lo sfruttamento dei lavoratori agricoli migranti a Foggia, mostrando striscioni con scritte "Contro ogni ghetto" e "Per la dignità del lavoro" (Photo by Ivan Romano/Getty Images) Getty Images

Una mobilitazione nazionale per denunciare il rischio concreto che le risorse del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza destinate al contrasto dello sfruttamento lavorativo rimangano inutilizzate. È il senso della manifestazione organizzata dalla Flai Cgil nazionale, insieme alla Flai Puglia e Flai Foggia, che si svolge oggi e domani pomeriggio in provincia di Foggia.

Due giornate per riportare l'attenzione pubblica e politica sulla situazione drammatica degli insediamenti informali come Borgo Mezzanone e Torretta Antonacci. Questi luoghi sono diventati simboli di un sistema che continua a relegare migliaia di lavoratori stranieri in condizioni di isolamento e degrado, spesso in totale assenza di diritti e servizi essenziali.

Presidio sotto la Prefettura

Oggi, alle 17.30, è previsto un presidio sotto la Prefettura di Foggia. Domani, invece, sempre alle 17.30, si terrà uno "sciopero alla rovescia" lungo la strada che conduce al ghetto di Borgo Mezzanone.

L'azione di domani è simbolica per evidenziare l'abbandono istituzionale e la necessità urgente di intervenire con progetti concreti. L'iniziativa si colloca in un momento cruciale, con le scadenze del Pnrr ormai imminenti e il rischio che molte risorse già stanziate vengano perse.

Risorse del Pnrr a rischio

Le misure in questione sono parte integrante del Piano triennale di contrasto allo sfruttamento lavorativo in agricoltura, sostenuto con forza dalla Flai e dalla Cgil. Tuttavia, in diversi territori come avvenuto recentemente a Lesina si è assistito al paradosso di amministrazioni che hanno rinunciato ai progetti.

Queste amministrazioni, pur avendo ricevuto i finanziamenti e individuato strutture idonee, hanno rinunciato a mettere in campo progetti di accoglienza dignitosa. La piattaforma della manifestazione chiede l'attivazione immediata di servizi essenziali nei pressi degli insediamenti.

Servizi essenziali richiesti

I servizi richiesti partono da trasporti pubblici per i braccianti, raccolta dei rifiuti, sistemazione delle strade e accesso all'acqua potabile. La lista include anche fornitura di energia elettrica e servizi igienici.

"Il superamento dei ghetti non può più attendere", denunciano i promotori. "Tutte le risorse disponibili devono essere spese, fino all'ultimo euro, per garantire diritti, sicurezza e dignità a chi lavora nei campi". La Flai chiama a raccolta lavoratori, associazioni, cittadini e istituzioni: "È il momento di scegliere da che parte stare".

Fonte AGI (www.agi.it)

Nota: questo articolo è stato rielaborato da UPDAY con l'ausilio dell'intelligenza artificiale.

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