Gaza: 20 morti in calca per aiuti, versioni contrastanti

upday.com 5 godzin temu

Almeno venti persone sono rimaste uccise nella calca scoppiata in un centro di distribuzione degli aiuti nel sud di Gaza. È la prima volta che la Gaza Humanitarian Foundation, sostenuta da Stati Uniti e Israele, riconosce vittime in uno dei suoi centri dopo settimane di scene caotiche.

Le immagini mostrano corpi senza vita trasportati in un ospedale della vicina città di Khan Yunis. Un testimone ha raccontato che il caos si è scatenato quando nella folla sono esplose granate stordenti e qualcuno ha spruzzato spray al peperoncino.

Versioni contrastanti sui responsabili

Il gestore del centro ha attribuito la responsabilità ad "agitatori" infiltrati nella folla. La protezione civile del territorio palestinese ha invece puntato il dito contro le raffiche di mitragliatrice sparate dai soldati israeliani.

La Gaza Humanitarian Foundation ha dichiarato che 19 delle persone uccise "sono state schiacciate nella calca e una è stata accoltellata nel mezzo di un'ondata caotica e pericolosa". L'organizzazione ha affermato che la ressa è stata "fomentata da agitatori".

Hamas accusato di fomentare disordini

"Abbiamo fondati motivi di credere che elementi della folla, armati e affiliati ad Hamas, abbiano deliberatamente fomentato i disordini", ha detto un portavoce della fondazione. La protezione civile di Gaza ha invece attribuito l'accaduto al fuoco delle truppe israeliane.

Un portavoce dell'agenzia ha riferito che migliaia di persone si erano radunate quando "le forze israeliane hanno aperto il fuoco e usato gas lacrimogeni, causando panico e una calca dopo che le guardie del centro avevano chiuso i cancelli principali di fronte alla folla affamata". La Gaza Humanitarian Foundation ha iniziato le operazioni il 26 maggio.

Bilancio drammatico delle vittime

Secondo l'Onu, sono stati registrati 875 morti tra la gente in cerca di cibo, 674 dei quali "nelle vicinanze dei siti della Ghf". La strage di oggi è avvenuta mentre Israele e Hamas cercano un accordo per un cessate il fuoco di 60 giorni.

I negoziati prevedono il rilascio degli ostaggi a Gaza e il flusso incondizionato di aiuti. Hamas sta cercando di ottenere il ritiro israeliano completo da Gaza e la scorsa settimana ha respinto una proposta israeliana che, a suo dire, avrebbe mantenuto le truppe di occupazione in oltre il 40% del territorio.

Trattative in corso per nuovo accordo

L'emittente pubblica israeliana Kan ha riferito che si sta lavorando per rivedere le mappe di ritiro israeliane. Se non si raggiunge un accordo, Israele "intensificherà ed espanderà le operazioni di combattimento il più possibile, oltre a quanto stiamo facendo attualmente", ha affermato il comandante in capo delle forze armate.

Fonte AGI (www.agi.it) Nota: questo articolo è stato rielaborato da UPDAY con l'ausilio dell'intelligenza artificiale.

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