Quarantatré palestinesi sono stati uccisi domenica dai bombardamenti israeliani nel territorio di Gaza, secondo il portavoce della Protezione civile Mahmoud Bassal. Gli attacchi hanno colpito diverse aree del territorio assediato, causando vittime tra civili.
Undici palestinesi, tra cui donne e bambini, sono morti negli attacchi a un mercato di Gaza City, nel nord del territorio. Altri tre sono stati uccisi nel campo per sfollati di Al-Mawassi, nel sud della Striscia.
Strage a Nusseirat vicino punto acqua
A Nusseirat, nel centro di Gaza, venti persone hanno perso la vita, di cui dieci bambini, vicino a un punto di distribuzione di acqua potabile. L'esercito israeliano ha ammesso un "errore tecnico" durante l'operazione.
Le forze israeliane hanno dichiarato di aver preso di mira un membro della Jihad islamica, gruppo armato alleato di Hamas. Tuttavia, hanno riconosciuto che "le munizioni sono cadute a decine di metri dal bersaglio" a causa del malfunzionamento.
Oltre 150 obiettivi colpiti in 24 ore
"L'incidente è sotto esame", ha aggiunto l'esercito israeliano. La forza aerea ha riferito di aver "colpito più di 150 obiettivi terroristici a Gaza" nelle ultime 24 ore.
I negoziati per una tregua stanno incontrando "ostacoli", secondo una fonte palestinese. Hamas ha "totalmente" respinto un piano israeliano per mantenere le sue forze "su oltre il 40% dell'area di Gaza".
Accuse di spostamento forzato popolazione
Secondo la fonte, l'obiettivo di Israele è "stipare centinaia di migliaia di sfollati" nel sud di Gaza. Questo sarebbe "in preparazione di uno spostamento forzato della popolazione in Egitto o in altri paesi".
Una seconda fonte palestinese ha tuttavia riferito di "progressi" su questioni relative all'ingresso di aiuti umanitari. Anche lo scambio di ostaggi israeliani con prigionieri palestinesi mostra sviluppi positivi.
Netanyahu ribadisce obiettivi di guerra
"Israele ha dimostrato la sua volontà di mostrare flessibilità nei negoziati", ha detto un funzionario israeliano. Le autorità accusano Hamas di cercare di "sabotare i negoziati".
Il primo ministro Benjamin Netanyahu ha ribadito negli ultimi giorni gli obiettivi di Israele: liberare gli ostaggi, disarmare Hamas e cacciarlo da Gaza. Il movimento islamista ha preso il potere nel territorio nel 2007.
Proteste familiari ostaggi a Gerusalemme
Domenica, i parenti degli ostaggi hanno protestato di nuovo vicino all'ufficio di Netanyahu a Gerusalemme per chiedere il loro ritorno. I manifestanti hanno gettato ritratti giganti dei prigionieri sugli edifici vicini.
(AGI/AFP) www.agi.it Nota: Questo articolo è stato modificato con l'aiuto dell'Intelligenza Artificiale.