Il personale delle organizzazioni umanitarie a Gaza ha dovuto ricorrere a trattamenti psicologici di sostegno. La drammatica situazione alimentare nella Striscia ha provocato traumi così severi che gli operatori assistenziali non riescono più a gestire lo shock emotivo delle scene a cui assistono quotidianamente.
Il portavoce delle Nazioni Unite Stephane Dujarric ha reso note queste informazioni durante un incontro con i media al Palazzo di Vetro di New York. La crisi umanitaria ha raggiunto livelli tali da compromettere il benessere psicologico di chi dovrebbe fornire aiuti alla popolazione palestinese.
I numeri della tragedia infantile
Dall'inizio dell'anno 49 minori sono morti per denutrizione nella Striscia di Gaza. Di questi, 39 avevano un'età inferiore ai cinque anni, evidenziando come la crisi colpisca in modo particolare i più piccoli.
Oltre 340 bambini hanno ricevuto cure urgenti per contrastare la malnutrizione acuta. Questi dati testimoniano l'ampiezza di una crisi che sta decimando la popolazione più vulnerabile del territorio palestinese.
Crisi psicologica diffusa
Novecento persone in tutta Gaza manifestano attualmente problemi di salute mentale. Ansia e depressione si sono diffuse tra la popolazione civile, già provata da mesi di conflitto e privazioni.
Le condizioni di vita nei rifugi di fortuna aggravano ulteriormente la situazione psicologica. Strutture sovraffollate e non sicure mancano degli spazi necessari per garantire un minimo di privacy, specialmente per donne e bambini.
Fonti utilizzate: "AGI"
Nota: Questo articolo è stato modificato con l'aiuto dell'Intelligenza Artificiale.