Il ministro degli Esteri israeliano Gideon Saar ha respinto categoricamente la possibilità di uno Stato palestinese nei confini del 1967. Durante un incontro con una delegazione di giornalisti guidata dalla rete americana Newsmax il 13 agosto, il capo della diplomazia israeliana ha espresso una posizione ferma e inequivocabile.
Uno Stato palestinese nel cuore di Israele «sara' una soluzione per coloro che cercano di distruggerci», ha dichiarato Saar. Il governo israeliano «non permettera' che cio' accada», ha aggiunto il ministro.
Preoccupazioni per la sicurezza nazionale
Saar ha illustrato le ragioni strategiche dietro questa posizione. «La creazione di uno Stato palestinese all'interno dei confini del 1967, con capitale a Gerusalemme Est, metterebbe in grave pericolo i centri abitati di Israele e spingerebbe Israele verso confini indifendibili», ha spiegato.
Le dichiarazioni arrivano in un momento di continue tensioni nella regione mediorientale. La questione dei confini del 1967 rimane uno dei nodi più controversi nei negoziati di pace.
Fonti utilizzate: "AGI"
Nota: Questo articolo è stato modificato con l'aiuto dell'Intelligenza Artificiale.