L'Italia si trova in fondo alla classifica delle economie avanzate per quanto riguarda la copertura assicurativa. La denuncia arriva dal presidente dell'Ania, Giovanni Liverani, che in un'intervista a "L'Arena" evidenzia come questa sottoassicurazione rappresenti un grave svantaggio competitivo per il Paese.
"I dati mostrano come il nostro Paese si collochi in fondo alla classifica delle economie avanzate", spiega Liverani. In alcuni settori la situazione raggiunge "livelli abnormi", come nel caso delle catastrofi naturali, dove la protezione assicurativa è praticamente inesistente.
Italia fanalino di coda in Europa
Il confronto con gli altri Paesi dell'Unione Europea non lascia spazio a dubbi. "L'Italia è purtroppo il fanalino di coda", ammette il presidente dell'Associazione nazionale fra le imprese assicuratrici. Questo gap rappresenta un fattore di svantaggio competitivo rispetto ad altri sistemi socio-economici con cui l'Italia si confronta sui mercati globali.
Il problema nasce da una mentalità radicata negli italiani. "L'italiano capisce cosa sono i rischi ma non conosce lo strumento assicurativo", osserva Liverani. Per proteggersi, preferisce risparmiare tenendo a disposizione liquidità a brevissimo termine.
Soluzione inefficiente del risparmio
Questa strategia si rivela però controproducente. La liquidità a breve termine "non dà ritorni interessanti e spesso l'entità del risparmio non è adeguata al fabbisogno", spiega il presidente Ania. Il problema deriva dalla mancanza di educazione finanziaria nelle famiglie e nelle imprese italiane.
Le istituzioni italiane, a differenza di altri Paesi europei, non hanno ancora compreso il potenziale dello strumento assicurativo. Questo strumento potrebbe affrontare problemi socio-economici di grande portata che oggi lo Stato, legato a vincoli di bilancio e risorse sempre più ridotte, non riesce più a risolvere da solo.
Il modello tedesco come esempio
L'esempio della Germania dimostra le potenzialità del settore assicurativo. "Pensiamo alla Germania dove questo salto di qualità è iniziato nel secondo dopoguerra: lì le compagnie di assicurazioni sono un motore importante di sviluppo e di stabilità per l'economia reale", sottolinea Liverani.
Per il futuro, l'Ania propone una strategia articolata su quattro pilastri fondamentali. Il piano include protezione dai rischi catastrofali, previdenza integrativa al sistema pensionistico, sostegno al Sistema sanitario nazionale e assistenza per la non autosufficienza nella terza e quarta età.
Piano su quattro pilastri
Il Sistema sanitario nazionale va rafforzato con risorse finanziarie che oggi sfuggono al sistema. L'obiettivo è colmare il gap assicurativo italiano rispetto agli standard europei attraverso un approccio strutturato che coinvolga tutti i settori strategici del Paese.
Fonte AGI (www.agi.it) Nota: questo articolo è stato rielaborato da UPDAY con l'ausilio dell'intelligenza artificiale.