L'Antimafia dichiara 16 candidati «impresentabili»: corruzione e mafia alle elezioni

upday.com 2 godzin temu
Una scheda elettorale simboleggia l'integrità del processo democratico tutelato dai controlli antimafia. (Immagine simbolica - Generata da IA) Upday Stock Images

La Commissione parlamentare Antimafia ha dichiarato 16 candidati «impresentabili» per le prossime elezioni regionali e comunali. La presidente Chiara Colosimo ha comunicato i risultati dei controlli durante una seduta della Commissione: otto candidati per le elezioni regionali in Puglia e Campania, altri otto per le elezioni comunali in quattro comuni sciolti per infiltrazioni mafiose.

In Puglia, tre candidati della lista Forza Italia-Berlusconi-Partito Popolare Europeo risultano rinviati a giudizio: Antonio Ruggiero e Pasquale Luperti per corruzione, Paride Mazzotta per turbata libertà degli incanti. Marcello Cocco, candidato per Alleanza Civica per la Puglia, è stato condannato dal Tribunale di Roma a tre anni per accesso abusivo a sistema informatico.

In Campania, quattro candidati presentano irregolarità. Davide Cesarini della lista Democrazia Cristiana è stato condannato per bancarotta fraudolenta e rinviato a giudizio per riciclaggio. Luigi Pergamo, della lista Pensionati Consumatori, affronta un processo per autoriciclaggio, trasferimento fraudolento di valori e sfruttamento del lavoro. Pierpaolo Capri dell'Unione di Centro è rinviato a giudizio per riciclaggio, mentre Maria Grazia Di Scala di Casa Riformista per la Campania deve rispondere di tentata concussione.

Comuni sciolti per mafia

Otto candidati si presentano alle elezioni nei comuni di Caivano, Capistrano, Monteforte Irpino e Acquaro, tutti sciolti per infiltrazioni mafiose. A Caivano figurano tre ex assessori del comune disciolto: Pierina Ariemma per il Partito Democratico, Antonio De Lucia per Caivano Popolare e Pasquale Mennillo per Forza Italia. A Capistrano si candida l'ex sindaco Marco Pio Martino, mentre a Monteforte Irpino l'ex assessore Giulia Valentino si presenta come candidata a sindaco.

I candidati risultano «in violazione del codice di autoregolamentazione», secondo i controlli tradizionali effettuati dalla Commissione Antimafia. Nelle liste per le regionali del Veneto non sono emerse irregolarità.

Nota: Questo articolo è stato creato con l'Intelligenza Artificiale (IA).

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