Raffaella Paita, capogruppo di Italia Viva alla Camera, solleva pesanti interrogativi sul femminicidio di La Spezia. La deputata denuncia che emergerebbe un aspetto di particolare gravità nella terribile vicenda.
«Tra i contorni della terribile vicenda del femminicidio di La Spezia che si vengono profilando in queste ore, ne emerge uno di particolare gravita': dai racconti della stampa emergerebbe che i carabinieri avevano segnalato il mancato funzionamento del braccialetto elettronico dell'ex coniuge della vittima ma l'azienda incaricata della gestione non avrebbe fatto nulla», dichiara Paita.
Il dispositivo di controllo dell'ex coniuge della vittima presentava malfunzionamenti da dieci giorni. I carabinieri avevano immediatamente segnalato il guasto all'azienda responsabile della gestione e manutenzione, ma il braccialetto elettronico non sarebbe mai stato né revisionato né sostituito.
Richiesta di chiarimenti al governo
La parlamentare pone domande precise sulle responsabilità. «Qual il nome dell'azienda di cui si parla? E qual e' stato il comportamento dell'azienda stessa dopo la segnalazione dei carabinieri: si e' mossa per risolvere il problema o la richiesta delle forze dell'ordine e' caduta nel vuoto?», chiede Paita.
«Per dare una risposta a queste pesantissime domande, chiediamo un'informativa del governo», conclude la capogruppo di Italia Viva.
Fonte AGI (www.agi.it)
Nota: questo articolo è stato rielaborato da UPDAY con l'ausilio dell'intelligenza artificiale.