Lille a Napoli: email svela trucco su prezzo Osimhen

upday.com 3 godzin temu
Simboli della giustizia rappresentano i procedimenti legali in corso (Immagine simbolica - Generata da IA) Upday Stock Images

Il 6 novembre prossimo il GUP della Procura di Roma deciderà se rinviare a giudizio il presidente del Napoli Aurelio De Laurentiis e l'AD Andrea Chiavelli per falso in bilancio. L'accusa riguarda il trasferimento di Victor Osimhen dal Lille nell'estate del 2020, quando il club azzurro versò 50 milioni più quattro contropartite tecniche per un valore complessivo di 70 milioni.

La Procura sostiene che le valutazioni delle quattro contropartite siano state artificiosamente gonfiate. Come riporta Fanpage, si tratta del portiere greco Orestis Karnezis valutato 5 milioni e dei tre calciatori della Primavera Luigi Liguori, Claudio Manzi e Ciro Palmieri, valutati rispettivamente 4, 4 e 7 milioni.

Le email che inchiodano

Un'informativa della Guardia di Finanza contiene gli scambi di comunicazione tra Napoli e Lille che secondo la Procura proverebbero la natura artificiosa dell'operazione. Il presidente francese Gerard Lopez scrisse alla dirigenza azzurra: «Questo, carissimi, vi permette di pagare un prezzo inferiore rispetto a qualsiasi altro club, ma con un valore nominale che è quello necessario per chiudere».

Secondo Tuttosport, il caso presenta analogie con altre indagini su presunte plusvalenze fittizie nel calcio italiano. Il dirigente aveva proposto inizialmente l'inserimento di Fernando Llorente e successivamente di Leandrinho, che aveva un valore reale di mercato di soli 500mila euro nonostante fosse valutato tra 10 e 15 milioni nelle discussioni.

Il patto del silenzio

Lopez propose infine di inserire il solo Karnezis per 20 milioni, scrivendo: «È di estrema importanza che non ci sia alcuna comunicazione sull'affare e sul prezzo: vanificherebbe lo scopo dell'accordo e ci farebbe sembrare tutti cattivi». Come riporta Fanpage, nelle carte emerge anche un messaggio di Giuseppe Pompilio a Cristiano Giuntoli: «Non devi scrivere nulla. Tracce nelle mail non se ne lasciano. A voce quello che ti pare».

De Laurentiis aveva dato il suo benestare tramite SMS a Giuntoli: «Se non ci sono bonus, ma alla fine sono 70 meno 20, per me va bene. Adl». L'operazione si concretizzò nei termini stabiliti, con il Napoli che riuscì a mantenere il budget di 50 milioni inserendo le contropartite per i restanti 20.

Nessuna sanzione sportiva

Sul fronte sportivo il Napoli non rischia nulla. La Procura FIGC di Giuseppe Chiné ha valutato il nuovo materiale dell'inchiesta penale consegnato lo scorso aprile, decidendo di non riaprire il fascicolo. Secondo Tuttosport, questa decisione contrasta con l'approccio adottato in altri casi simili della giustizia sportiva.

Il club azzurro era già stato deferito due volte nel 2022 per l'affare Osimhen ed entrambe le volte era stato assolto. La vicenda è quindi definitivamente chiusa dal punto di vista sportivo, senza possibili sanzioni che andavano da multe fino alla penalizzazione in classifica.

Fonti utilizzate: "AGI", "Fanpage", "Tuttosport"

Nota: Questo articolo è stato modificato con l'aiuto dell'Intelligenza Artificiale.

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