Il presidente della Repubblica Sergio Mattarella ha pronunciato un discorso di forte valore politico durante la cena di Stato a Bruxelles, nel primo giorno della sua visita ufficiale in Belgio. «Sono intollerabili narrative e atti che vorrebbero indebolire la sovranità e la libertà del popolo europeo», ha dichiarato, lanciando un chiaro avvertimento contro le pressioni che minacciano l'Unione Europea.
Nel suo intervento al castello di Laken, Mattarella ha richiamato Italia e Belgio alla responsabilità comune di sostenere il progetto europeo. «Non possiamo permetterci cedimenti», ha affermato, sottolineando come le istituzioni europee si confrontino oggi con «sfide esistenziali» che vogliono mettere in discussione i principi fondanti dell'Unione.
La difesa dei valori europei
Il capo dello Stato ha definito l'Unione Europea «garanzia della libertà e del progresso dei nostri popoli». Ha ricordato le origini dell'integrazione europea del Dopoguerra, quando Italia e Belgio contribuirono a unire il continente «nel nome di valori comuni, di prosperità condivisa e di un futuro di pace».
Durante la giornata, come riporta Il Sole 24 Ore, Mattarella aveva incontrato i presidenti del Parlamento belga Vincent Blondel (Senato) e Peter De Roover (Camera). In quell'occasione aveva fatto riferimento alla sua esperienza venticinquennale alla Camera dei deputati italiana.
La citazione storica sulla guerra
Mattarella ha citato il premio Nobel per la pace Henri la Fontaine e il suo discorso del 1913 alla Società delle Nazioni. «Ogni nazione che farà ricorso alla guerra, anche se la sua causa è giusta, dovrà essere considerata colpevole di aver commesso un crimine», aveva detto l'intellettuale belga, parole che il presidente ha riproposto per sottolineare l'attualità del messaggio pacifista.
Il presidente ha anticipato la visita di domani a Marcinelle, dove si recherà insieme ai reali del Belgio per commemorare la tragedia mineraria. «Un luogo simbolo dell'animo e della dedizione di quanti, giunti dall'Italia e da altri Paesi europei, lottavano attraverso il duro lavoro per risollevare sé stessi e le loro famiglie dalla devastazione del Secondo conflitto mondiale», ha dichiarato.
Fonti utilizzate: "AGI", "TG24 Sky", "Ansa", "Il Sole 24 Ore"
Nota: Questo articolo è stato modificato con l'aiuto dell'Intelligenza Artificiale.