Il presidente argentino Javier Milei ha duramente attaccato il Parlamento nazionale dopo una settimana di sconfitte legislative per il suo governo. Ha definito l'istituzione «rapita da una banda di facinorosi» e di «degenerati fiscali».
Le critiche di Milei arrivano dopo che tra il 20 e 21 agosto il Senato ha respinto e annullato cinque decreti governativi. I provvedimenti riguardavano la ristrutturazione o chiusura di alcuni organismi statali e la deregolamentazione della marina mercantile.
Sconfitte parlamentari multiple
Nel frattempo il Senato ha trasformato in legge un progetto che dichiara l'emergenza nel settore della sanità pediatrica per due anni. Il provvedimento riguarda anche le pratiche dei medici residenti.
Mercoledì 20 agosto la Camera dei deputati ha respinto un veto presidenziale su una legge approvata a luglio. Il testo dichiara l'emergenza disabilità fino alla fine del 2027 e obbliga il governo a garantire finanziamenti adeguati per le pensioni di invalidità.
Riaperta inchiesta su criptovaluta
La Camera bassa ha anche riattivato la commissione d'inchiesta parlamentare che indaga su Milei per il caso Libra. Si tratta della criptovaluta promossa dal presidente lo scorso febbraio prima di crollare, causando perdite milionarie agli investitori.
«Mentre noi ci rompiamo le ossa per riportare la stabilità a tutti gli argentini, il Congresso è rapito da una banda di facinorosi, che lavora instancabilmente per privare la gente del frutto del nostro lavoro», ha dichiarato Milei. Le parole sono state pronunciate durante l'incontro annuale del Consiglio Interamericano di Commercio e Produzione a Buenos Aires.
Fonte AGI (www.agi.it)
Nota: questo articolo è stato rielaborato da UPDAY con l'ausilio dell'intelligenza artificiale.
