Il Napoli subisce una storica umiliazione in Champions League, perdendo 6-2 contro il PSV Eindhoven al Philips Stadion. La doppietta di Scott McTominay non basta a evitare la più pesante sconfitta europea della storia del club partenopeo. Antonio Conte vive la serata più buia da quando siede sulla panchina azzurra.
La squadra di Conte parte bene con il gol di testa di McTominay alla mezz'ora, ma crolla immediatamente dopo. Un autogol sfortunato di Alessandro Buongiorno e la rete di Saibari ribaltano il risultato già nel primo tempo. Il Napoli perde completezza e reazione, subendo altri quattro gol nella ripresa con le reti di Man (doppietta), Pepi e Driouech.
Record negativi storici
Secondo Fanpage, questa rappresenta la peggiore sconfitta europea nella storia del Napoli, che non aveva mai subito sei gol in una competizione continentale. Per Conte si tratta del ko più pesante in 18 anni di carriera, dalla sconfitta per 5-1 dell'Arezzo contro la Juventus nel 2006-07.
Come riporta il Corriere dello Sport, sono passati 28 anni dall'ultima volta che il Napoli ha incassato sei reti in una singola partita. La squadra partenopea colleziona anche la quarta sconfitta consecutiva in trasferta e l'ottava gara senza mantenere la porta inviolata.
Analisi di Conte e prospettive
«Certe situazioni non capitano per caso. I nuovi giocatori sono stati troppi, sono troppe le teste. Ecco l'anno complesso di cui ho parlato dall'inizio», dichiara Conte nel post-partita. Secondo Fanpage, il tecnico salentino ha integrato nove nuovi elementi in rosa questa stagione, creando evidenti problemi di amalgama.
L'espulsione di Lucca a quindici minuti dalla fine per proteste verso l'arbitro completa una serata da dimenticare. Sabato il Napoli affronterà l'Inter a San Siro, in quello che si preannuncia come un test cruciale per la stagione azzurra dopo questa quarta sconfitta stagionale.
Fonti utilizzate: "AGI", "Fanpage", "Corriere dello Sport"
Nota: Questo articolo è stato creato con intelligenza artificiale (IA).
