Neonata con tumore 800g salvata con doppio intervento

upday.com 21 godzin temu
Una madre aiuta a pesare il suo neonato con complicazioni mediche in una struttura ospedaliera, illustrando l'importanza del monitoraggio medico per i bambini con problemi di salute. (Photo by MUNIR UZ ZAMAN/AFP via Getty Images) Getty Images

Una neonata di appena 1,1 chilogrammi è stata salvata grazie a un doppio intervento medico straordinario. Alla nascita la piccola pesava quasi due chili, ma portava con sé un tumore di ben 800 grammi, pari a oltre la metà del suo peso corporeo effettivo.

L'intervento salvavita è stato eseguito in due fasi: prima mentre la bambina era ancora nel grembo materno, poi subito dopo il parto per rimuovere completamente la massa tumorale. Oggi la piccola, nata prematura alla 30esima settimana di gestazione, è in buone condizioni di salute e sta per tornare a casa con la famiglia.

Équipe multidisciplinare in azione

L'intervento fetale è stato eseguito all'Ospedale San Pietro Fatebenefratelli da un'équipe multidisciplinare coordinata dagli specialisti dell'Ospedale Pediatrico Bambino Gesù di Roma. Due settimane dopo la procedura salvavita, la piccola è nata al Bambino Gesù con parto cesareo.

Subito dopo la nascita è stata sottoposta all'asportazione del tumore. La grande massa rimossa era un teratoma sacro-coccigeo, una rara neoplasia che si sviluppa nella parte terminale della colonna vertebrale.

Tumore raro ma pericoloso

Questo tipo di tumore colpisce circa un neonato ogni 35.000-40.000 nati vivi. Pur essendo solitamente benigno, può comportare gravi complicanze per il feto, tra cui il rischio di scompenso cardiaco, idrope fetale e morte intrauterina.

Nel caso specifico, alla 28esima settimana di gestazione si è verificata una rapida e improvvisa crescita della massa tumorale. Gli specialisti dei due ospedali hanno quindi deciso di intervenire in epoca fetale con una procedura mininvasiva.

Laser per salvare la vita

L'intervento è consistito in una lasercoagulazione ecoguidata dei vasi sanguigni della massa, eseguita presso il comparto operatorio del San Pietro Fatebenefratelli. Utilizzando un laser a diodi è stato possibile ridurre l'afflusso sanguigno al tumore, rallentandone la crescita.

Questa procedura ha permesso di prolungare la gravidanza fino alla 30esima settimana, garantendo alla bambina maggiori possibilità di sopravvivenza e sviluppo.

Fonte AGI (www.agi.it) Nota: questo articolo è stato rielaborato da UPDAY con l'ausilio dell'intelligenza artificiale.

Idź do oryginalnego materiału