Nonostante l'uscita dal carbone: Italia potrebbe tenere aperte due centrali

upday.com 2 godzin temu
Il governo valuta interventi per evitare la chiusura anticipata delle centrali a carbone (Immagine simbolica - Generata da IA) Upday Stock Images

Il governo italiano sta valutando interventi per evitare la chiusura anticipata delle centrali a carbone di Civitavecchia e Brindisi. La decisione nasce dalla necessità di garantire la sicurezza del sistema elettrico nazionale in un contesto caratterizzato da «forti elementi di incertezza», nonostante l'impegno di uscita dalla produzione di energia da carbone.

Le autorizzazioni ambientali per le due centrali scadranno a fine anno. Il ministro dell'Ambiente e della Sicurezza Energetica, Gilberto Pichetto, ha dichiarato oggi in una nota che il governo sta valutando «la possibilità e le modalità di interventi» per «evitare una dismissione anticipata degli impianti».

La priorità dell'esecutivo rimane «garantire la sicurezza del sistema elettrico nazionale e la continuità degli approvvigionamenti». L'obiettivo è trovare un equilibrio tra sostenibilità ambientale e sicurezza energetica, proteggendo al contempo il sistema produttivo italiano.

Strategia di decarbonizzazione

Il ministro Pichetto ha confermato che l'uscita dal carbone resta «un obiettivo chiaro e consolidato della strategia energetica italiana, in linea con gli impegni europei». La scadenza delle autorizzazioni si inserisce nel Piano nazionale integrato per l'Energia e il Clima e nel percorso di transizione verso un sistema più sostenibile.

Il Ministero ha annunciato che continuerà a operare «in stretto raccordo con gli altri soggetti istituzionali e con gli operatori del settore, nel rispetto del quadro normativo e degli obiettivi di decarbonizzazione».

Nota: Questo articolo è stato creato con l'Intelligenza Artificiale (IA).

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