Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky incontrerà domenica a Mar-a-Lago il leader statunitense Donald Trump per discutere la fine della guerra. Il piano in 20 punti sviluppato da rappresentanti USA e Ucraina raggiunge il 90%, ha dichiarato Zelensky. L'incontro arriva dopo una condizione posta da Trump: vedere il presidente ucraino solo se un accordo fosse prossimo alla conclusione. Segno che i negoziati hanno raggiunto una fase avanzata.
Zelensky ha sottolineato che l'obiettivo è arrivare al 100% di preparazione. «Il nostro compito è garantire che tutto sia pronto al 100%. Non è facile e nessuno dice che sarà pronto al 100% subito. Ma nonostante ciò, dobbiamo avvicinarci al risultato desiderato con ogni incontro, ogni colloquio», ha affermato.
Proposte e condizioni
Il presidente ucraino si è detto aperto alla proposta statunitense di creare una «zona economica libera» smilitarizzata nelle aree da cui si ritirerebbero le truppe ucraine. La condizione posta da Zelensky è chiara: il ritiro equivalente delle truppe russe dalla linea del fronte e un referendum per decidere sulle concessioni territoriali.
Sul fronte del cessate il fuoco, i russi hanno ora accettato una tregua per permettere la consultazione popolare, dopo essersi inizialmente opposti a qualsiasi interruzione delle ostilità senza un accordo definitivo. L'Ucraina chiede una pausa di 60 giorni, mentre Mosca potrebbe puntare a una durata più breve.
Truppe europee e riorganizzazione europea
Mykhailo Podolyak, principale consigliere di Zelensky, ha rivelato in un'intervista a Novyny.LIVE che quattro paesi europei - Germania, Regno Unito, Francia e Turchia - sono pronti a inviare truppe in Ucraina dopo la fine del conflitto. «Esiste il problema di chi finanzierà tutto questo. Chi sarà presente per integrare tutto in un unico sistema e chi modererà i processi di deterrenza contro la Russia? [...]», ha affermato Podolyak, aggiungendo che «In generale, questa guerra porterà a una completa riorganizzazione dello spazio europeo. L'Ucraina si avvicinerà all'Europa il più rapidamente possibile. E l'Europa ripenserà il suo stile di vita attuale. Diventerà più frugale, più militarizzata e più anti-russa».
Mentre proseguono i negoziati diplomatici, gli attacchi russi continuano. Ieri, nel giorno di Natale secondo il calendario gregoriano ucraino, gli attacchi russi hanno ucciso almeno tre persone e ferito 13 nelle regioni di Zaporizhzhia, Donetsk e Kherson. A Kostiantynivka, nell'est del paese, un attacco ha colpito volontari impegnati in missioni di evacuazione, causando un morto e due feriti.
Nota: Questo articolo è stato creato con l'Intelligenza Artificiale (IA).


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