La produzione industriale italiana ha registrato un calo significativo del 2,4% ad agosto 2025 rispetto al mese precedente, secondo i dati ISTAT basati sull'indice destagionalizzato. Il settore manifatturiero affronta sfide evidenti che si riflettono in questa performance negativa.
Su base annua, il quadro appare ancora più preoccupante con una diminuzione del 2,7% rispetto ad agosto 2024. Come confermano Wall Street Italia e Il Fatto Quotidiano, questo calo è parzialmente attribuibile a un giorno lavorativo in meno nel mese di agosto 2025.
Tutti i settori in difficoltà
L'analisi mensile rivela una flessione generalizzata in tutti i principali comparti industriali. I beni strumentali hanno subito il calo più marcato con -2,2%, seguiti da beni di consumo e intermedi entrambi in discesa dell'1,2%, mentre l'energia ha registrato una contrazione dello 0,6%.
Tuttavia, alcuni settori mostrano segnali di crescita su base tendenziale, come evidenzia Il Fatto Quotidiano. Il comparto farmaceutico ha brillato con un incremento del 16,1%, i trasporti sono cresciuti del 9,9% e i prodotti petroliferi del 7,1%.
Critiche politiche crescenti
Il settore dell'approvvigionamento energetico ha subito un pesante calo del 13,5%, secondo Il Fatto Quotidiano, alimentando le critiche dell'opposizione verso le politiche del governo. Le forze politiche di opposizione collegano direttamente il declino industriale ai fallimenti delle politiche governative, puntando il dito contro il Ministro Urso.
Il periodo giugno-agosto ha mostrato complessivamente una riduzione dello 0,6% rispetto ai tre mesi precedenti. Nonostante alcuni segnali positivi in settori specifici, il quadro generale conferma le difficoltà del manifatturiero italiano.
Fonti utilizzate: "AGI", "Wall Street Italia", "Il Fatto Quotidiano"
Nota: Questo articolo è stato modificato con l'aiuto dell'Intelligenza Artificiale.