La Serie A sta vivendo una crisi di gol senza precedenti. Nelle prime 10 giornate sono stati segnati 56 reti in meno rispetto alla scorsa stagione e addirittura 88 in meno rispetto a cinque anni fa. Il risultato è un campionato sempre più tattico, dove i calci piazzati diventano decisivi: il 38% dei 226 gol totali arriva da situazioni di palla inattiva, 85 in tutto.
L'Inter è diventata la squadra europea più efficace sui calci piazzati, con 10 gol in 13 partite. Il merito è di Angelo Palombo, ex centrocampista di Sampdoria e Inter, portato da Cristian Chivu come specialista. Dopo una rete su schema a Verona, il tecnico nerazzurro ha ammesso: «Lo schema sul gol di Zielinski è merito di Angelo, io ero contrario perché se avessimo perso palla loro sarebbero ripartiti in contropiede e avremmo rischiato di prendere gol...» Ma poi ha aggiunto: «Ma quando hai Calhanoglu e Zielinski ci devi provare.»
Il metodo vincente
Palombo, che vive a Genova e ama la pesca d'altura, ha sviluppato il suo approccio «rubacchiando» dalle leghe straniere. Ex vice di Dejan Stanković alla Sampdoria, aveva lasciato i blucerchiati con rimpianto: «non è che non volessi andare in una grande società come quella nerazzurra, ma proprio non volevo lasciare la Samp», ha spiegato riferendosi al suo primo trasferimento all'Inter da calciatore.
Un altro maestro dei calci piazzati è Gianni Vio, ora al Celta Vigo. Nel settore giovanile del club spagnolo ha ottenuto risultati straordinari: 50 gol in sei settimane, contro i 10 dell'anno precedente. «Sì, soprattutto considerando che l'anno prima erano stati dieci. Lavoriamo sull'organizzazione, ma anche sulla mentalità. Ogni categoria ha schemi pensati su misura: il gol nasce da un'idea, non solo da un tiro», ha spiegato a Fanpage.it.
Vio, che ha lavorato con la Nazionale italiana e club come Tottenham e Fiorentina, sottolinea l'aspetto psicologico: «È fondamentale. Al novantesimo, quando hai un'ultima punizione o un corner, tutto passa per la testa: concentrazione, fiducia, convinzione. La mente decide più dei piedi.» Il suo approccio è semplice: «Uno solo. Corner e punizione laterale. Se in media hai 5-6 corner, non serve prepararne dieci. Meglio un'idea chiara, con piccole varianti, ma eseguita bene.»
Intanto Lautaro Martinez non segna da quattro partite di campionato, ma l'Inter non si preoccupa. Il capitano resta centrale nello spogliatoio e in Champions League ha segnato 3 gol, uno ogni 42 minuti. Chivu lo difende: «È un esempio, è un trascinatore.» Calhanoglu guida la classifica marcatori con 5 reti, molte proprio da calcio piazzato.
Nota: Questo articolo è stato creato con l'Intelligenza Artificiale (IA).





