Srebrenica: Italia commemora 8000 vittime a 30 anni eccidio

upday.com 1 dzień temu

A trent'anni dall'eccidio di Srebrenica, l'Italia ha commemorato oggi le oltre 8.000 vittime del luglio 1995. L'evento si è tenuto presso la Sala Matteotti di Montecitorio, ricordando il più grave massacro sul suolo europeo dalla fine della seconda Guerra mondiale.

"Il genocidio di Srebrenica rappresenta un monito potente e doloroso, una ferita aperta nella storia europea", ha dichiarato Pier Ferdinando Casini, presidente dell'Interparlamentare italiana. Le sue parole hanno sottolineato l'importanza di vigilare contro l'odio, la discriminazione e l'intolleranza.

Un dovere morale per l'Europa

Casini ha aggiunto che ricordare Srebrenica "è un dovere morale, ma anche un riferimento per il presente e per il futuro". L'obiettivo è costruire un'Europa più giusta e salda nei suoi valori. "Perché l'Europa non sia solo un mercato o una moneta, ma sempre più una comunità di valori, di responsabilità e di storia condivisi", ha spiegato.

Luca Ciriani, ministro per i Rapporti con il Parlamento, ha condiviso i suoi ricordi personali di quei giorni drammatici. "In quegli anni vivevo a Trieste e ricordo perfettamente l'escalation militare, la paura e le preoccupazioni derivanti dalla dissoluzione dell'ex Jugoslavia", ha raccontato.

L'abbandono dell'Onu una vergogna

Il ministro ha criticato duramente il fallimento della comunità internazionale. "L'abbandono di una zona dichiarata protetta, l'abbandono di una popolazione che doveva essere difesa con tutti i mezzi è una vergogna ingiustificabile", ha affermato Ciriani. Erano timori condivisi da tutti, percepiti anche dall'Onu, che avrebbe dovuto proteggere quella popolazione ma non lo fece.

L'evento è stato promosso in collaborazione con l'associazione 'Bosnia nel cuore', presieduta da Fatima Neimarlija. Ha partecipato l'ambasciatrice di Bosnia ed Erzegovina in Italia, Amira Arifovic Harms, che ha portato il saluto ufficiale del suo Paese.

Testimonianze dirette da Srebrenica

Tra gli interventi anche quello di Alberto Basciani, professore di Storia dell'Europa orientale all'Università di Roma Tre. In collegamento da Srebrenica ha partecipato Ado Hasanovic, regista e testimone diretto degli eventi. L'incontro è stato moderato dal giornalista Luca Rosini.

La commemorazione ha ribadito la necessità di mantenere viva la memoria di quei fatti tragici. L'obiettivo è rendere omaggio alle vittime e impedire che simili atrocità possano ripetersi in futuro.

(AGI) www.agi.it Nota: Questo articolo è stato modificato con l'aiuto dell'Intelligenza Artificiale.

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