La Via Lattea ospita molte più galassie satellite di quanto finora osservato o previsto. Lo rivela una ricerca condotta da un gruppo di cosmologi dell'Università di Durham, guidato da Isabel Santos-Santos, presso l'Institute for Computational Cosmology.
Lo studio è stato presentato al National Astronomy Meeting 2025 e utilizza una combinazione innovativa di simulazioni cosmologiche ad altissima risoluzione e modelli matematici avanzati. I ricercatori hanno sfruttato la simulazione Aquarius, la più dettagliata mai realizzata di un alone di materia oscura della massa della Via Lattea.
Galassie "orfane" invisibili
Il risultato principale indica che esistono circa 80-100 galassie satellite "orfane", estremamente deboli e quasi prive del loro alone di materia oscura. Queste galassie sono state private del loro alone a causa della forte gravità della Via Lattea e non sono state ancora osservate.
Le galassie "orfane" sfuggono alla maggior parte delle simulazioni tradizionali perché la risoluzione numerica non permette di seguire con precisione l'evoluzione dei piccoli aloni di materia oscura. Nei modelli tradizionali, questi aloni vengono distrutti artificialmente.
Nuovi strumenti per l'osservazione
Tuttavia, nel cosmo reale, queste galassie dovrebbero sopravvivere e risultare osservabili con i nuovi strumenti. La camera Lsst dell'Osservatorio Rubin potrebbe essere in grado di rilevarle.
Secondo Santos-Santos, la Via Lattea ha attualmente circa 60 satelliti confermati. La loro ricerca suggerisce però che decine di galassie deboli e piccole orbitano a distanze ravvicinate, aumentando significativamente il numero totale di satelliti.
Conferma della teoria cosmologica
La conferma di queste previsioni rafforzerebbe la teoria della materia oscura fredda Lambda (Lcdm). Questo è il modello standard della cosmologia che descrive la formazione e struttura dell'Universo su larga scala.
Carlos Frenk, co-ricercatore, sottolinea come la combinazione di fisica teorica, simulazioni al supercomputer e modellizzazione matematica permetta di fare previsioni precise. I nuovi telescopi potranno testare queste previsioni, aprendo la strada a una comprensione più profonda della struttura galattica e dell'evoluzione cosmica.
Nuova visione dell'Universo
Questo studio amplia significativamente la nostra visione della popolazione di galassie satelliti della Via Lattea. Molte di esse sono state finora invisibili agli strumenti ma potrebbero presto essere rilevate.
La scoperta potrebbe confermare importanti aspetti del modello Lcdm e arricchire la nostra conoscenza della formazione delle galassie nel cosmo. I risultati aprono nuove prospettive per comprendere l'evoluzione dell'Universo su larga scala.
(AGI)Sci/Oll www.agi.it Nota: Questo articolo è stato modificato con l'aiuto dell'Intelligenza Artificiale.