Von der Leyen affronta tempesta perfetta - Gaza e dazi minacciano

upday.com 9 godzin temu
La presidente della Commissione europea Ursula von der Leyen durante una dichiarazione sulla situazione ucraina (Immagine simbolica) (Photo by Thierry Monasse/Getty Images) Getty Images

L'Europa attraversa una tempesta globale che richiede scelte rapide e unità per difendere i propri valori. Ursula von der Leyen si prepara al suo discorso sullo Stato dell'Unione più complesso, un appuntamento tradizionale di settembre che questa volta si presenta come una corsa a ostacoli per la presidente della Commissione europea.

Ad attenderla c'è un Parlamento europeo polarizzato come non accadeva da tempo, dove cresce rapidamente il malcontento verso la gestione dell'ex ministra della Difesa tedesca. La sua posizione si è indebolita considerevolmente: secondo Il Sole 24 Ore, von der Leyen è sopravvissuta a una mozione di sfiducia a luglio con soli 360 voti, rispetto ai 401 originali della sua elezione.

Maggioranza sfilacciata e sfide politiche

Il baricentro politico al quale von der Leyen deve attenersi resta la maggioranza che l'ha votata: Ppe, Socialisti, Liberali e Verdi. Questa coalizione appare oggi frammentata, rendendo insufficiente l'apporto parziale di Ecr e rendendo impossibile il sostegno dei Patrioti.

Von der Leyen ha preparato con cura il discorso, confrontandosi in incontri bilaterali con i presidenti dei gruppi politici. Sul Green Deal non ci sarà alcuna abdicazione, come dimostrano i suoi tweet che anticipano il focus sui disastri naturali e gli incendi europei quali prova della necessità dell'azione climatica.

Dossier critici: Gaza e dazi commerciali

Le questioni Gaza e dazi commerciali rappresentano i dossier più spinosi cerchiati in rosso al Parlamento europeo. La posizione dell'Ue sul Medio Oriente soddisfa davvero pochi, mentre von der Leyen potrebbe ribadire quanto affermato dall'Alto Rappresentante Kaja Kallas: il problema di una voce comune su Israele risiede nel Consiglio, diviso e incapace di raggiungere unanimità o maggioranza.

Sui dazi, la Commissione mantiene la posizione del primo agosto: un accordo migliore con l'America di Donald Trump non era possibile. Il commissario al Commercio Maros Sefcovic ha annunciato che Washington sta attuando sia le esenzioni sia le tariffe del 15% sulle auto, ma questo non ha placato i malumori dei Socialisti guidati da Stefano Bonaccini. «L'accordo non è equo, va modificato», ha spiegato il Dem incontrando proprio il commissario.

Rapporto Draghi e competitività

La presidente dell'Eurocamera Roberta Metsola ha chiarito le aspettative: non una «lista di Natale», ma un discorso complessivo sul posto dell'Ue nel mondo. Von der Leyen toccherà comunque i punti cardine della sua agenda, dalla difesa al sostegno all'Ucraina, dalla competitività alla deregulation.

In questo contesto emerge come convitato di pietra Mario Draghi, il cui rapporto sulla competitività resta largamente inattuato. Solo una raccomandazione su dieci del rapporto Draghi è stata finora implementata secondo uno studio dell'European Policy Innovation Council, un dato che potrebbe spingere Palazzo Berlaymont a una riflessione nei prossimi giorni.

Come riporta Il Sole 24 Ore, l'Ue sta inoltre preparando il 19° pacchetto di sanzioni contro la Russia in coordinamento con gli Stati Uniti, mentre il Clean Industrial Deal si concentrerà sull'indipendenza tecnologica e digitale creando nuovi posti di lavoro.

Fonti utilizzate: "ANSA", "Il Sole 24 Ore"

Nota: Questo articolo è stato modificato con l'aiuto dell'Intelligenza Artificiale.

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