Il primo carico di aiuti umanitari dell'iniziativa "Italy for Sudan" è atterrato oggi a Port Sudan. Il volo dall'Italia ha trasportato circa 25 tonnellate di aiuti destinati a 2.500 studenti di scuole che accolgono famiglie sfollate, gestite da una parrocchia locale. L'arrivo segna l'avvio concreto del programma di assistenza lanciato dal Ministro degli Esteri Antonio Tajani.
Il volo è partito da Roma Fiumicino con un carico di 32 pallet di generi alimentari – tra cui pasta, farina, zucchero, latte in polvere e legumi – e un pallet di attrezzature sportive con divise e palloni. Ad accogliere gli aiuti a Port Sudan c'erano l'ambasciatore italiano a Khartoum Michele Tommasi e Monsignor Marco Malizia, consigliere del Maeci. Il supporto logistico è stato fornito dalla Base di Risposta Umanitaria delle Nazioni Unite a Brindisi.
Prossime spedizioni via mare
L'Italia pianifica ulteriori invii di aiuti per il prossimo anno, questa volta via mare. Gli aiuti raggiungeranno 53 campi per sfollati dentro e intorno a Port Sudan, che ospitano oltre 20.000 persone. Le forniture sono destinate principalmente ai giovani delle comunità di rifugiati e alle loro famiglie.
Impegno da 125 milioni di euro
L'iniziativa "Italy for Sudan" si inserisce in un programma umanitario più ampio del valore complessivo di circa 125 milioni di euro. L'intervento italiano si articola su tre pilastri strategici: salute e sicurezza alimentare, agricoltura e riduzione della povertà, protezione e inclusione sociale. La Farnesina sottolinea che l'Italia mantiene il suo impegno umanitario verso il Sudan senza interruzioni dall'inizio del conflitto, iniziato poco meno di tre anni fa.
Nota: Questo articolo è stato creato con l'Intelligenza Artificiale (IA).
