Nuovi dettagli emergono dall'inchiesta sull'incidente aereo di Air India del mese scorso, spostando l'attenzione sul pilota senior presente nella cabina di pilotaggio. Le registrazioni della scatola nera rivelano elementi cruciali sulla dinamica del disastro.
Secondo quanto riporta il Wall Street Journal, basandosi su fonti vicine alla valutazione preliminare delle prove, l'intercettazione della scatola nera indica che fu il pilota più esperto a provocare l'incidente. Il capitano disattivò gli interruttori che controllavano il flusso di carburante ai due motori del Boeing 787 Dreamliner.
Il dialogo tra i piloti
Il primo ufficiale che pilotava l'aereo chiese al capitano perché avesse spostato gli interruttori in posizione "cutoff" dopo il decollo. Dopo alcuni momenti di perplessità, il primo ufficiale andò nel panico, mentre il capitano sembrava rimanere calmo, secondo le fonti dell'inchiesta.
Un rapporto preliminare pubblicato la scorsa settimana dall'Aircraft Accident Investigation Bureau indiano aveva già riassunto lo scambio di battute. Tuttavia, non specificava quale pilota avesse detto cosa né se lo spegnimento degli interruttori fosse stato accidentale o intenzionale.
I protagonisti della tragedia
Il capitano Sumeet Sabharwal era un veterano di lunga data, mentre il primo ufficiale Clive Kunder aveva poco più di 30 anni. Entrambi erano cresciuti con il sogno di volare e avevano dedicato la loro carriera all'aviazione.
Secondo i piloti statunitensi che hanno letto il rapporto delle autorità indiane, Kunder, essendo il pilota attivo, avrebbe probabilmente avuto le mani occupate a controllare il Dreamliner in quella fase del volo. Sabharwal, come pilota di monitoraggio, avrebbe avuto più probabilmente le mani libere mentre supervisionava l'operazione.
La sequenza fatale degli eventi
Gli interruttori furono azionati in successione, a distanza di un secondo l'uno dall'altro. Circa dieci secondi dopo, entrambi gli interruttori furono riattivati, ma ormai era troppo tardi per evitare la tragedia.
L'aereo si schiantò vicino all'aeroporto di Ahmedabad il 12 giugno, uccidendo tutti i 242 passeggeri e membri dell'equipaggio a bordo, tranne uno. La dinamica precisa dell'incidente rimane ancora sotto investigazione.
Secondo Godaba Venkata Gouri Yugandhar, capo dell'Ufficio indiano per le indagini sugli incidenti aerei, è ancora troppo presto per giungere a "conclusioni definitive" sulle cause dello schianto. L'inchiesta è ancora in corso e potrebbero emergere ulteriori dettagli nelle prossime settimane.
Fonte AGI (www.agi.it) Nota: questo articolo è stato rielaborato da UPDAY con l'ausilio dell'intelligenza artificiale.