Francesca Albanese, relatrice speciale delle Nazioni Unite per i Territori palestinesi occupati, ha risposto con fermezza alle sanzioni annunciate dal segretario di Stato americano Marco Rubio. La giurista italiana ha definito le misure come un tentativo di intimidazione che non la fermerà.
In un'intervista ad Al Jazeera, Albanese ha dichiarato che "le sanzioni funzioneranno solo se la gente avrà paura e smetterà di impegnarsi". La relatrice Onu ha paragonato le pressioni subite a "tecniche di intimidazione mafiosa".
Denuncia delle pressioni internazionali
Secondo Albanese, queste tecniche sono volte a distruggere la reputazione di chi denuncia crimini e collusioni. La giurista ha sottolineato come la sua azione venga ostacolata da pressioni simili a quelle utilizzate dalla criminalità organizzata.
La relatrice speciale ha ricordato di provenire da un Paese dove attivisti, giudici e avvocati sono stati uccisi per aver difeso la giustizia. Nonostante questo, ha ribadito che la paura non deve avere la meglio nella lotta per i diritti umani.
Appello all'unità contro le intimidazioni
"Insieme possiamo fermare questa vergogna, ma dobbiamo risvegliarci e unirci", ha dichiarato Albanese durante l'intervista. La giurista italiana ha lanciato un appello alla comunità internazionale per resistere alle pressioni.
Le sanzioni di Rubio rappresentano l'ultimo episodio di una serie di tensioni tra gli Stati Uniti e la relatrice Onu sui Territori palestinesi occupati. Albanese ha mantenuto una posizione ferma nonostante le crescenti pressioni diplomatiche.
(AGI)Mal www.agi.it Nota: Questo articolo è stato modificato con l'aiuto dell'Intelligenza Artificiale.