L'Italia ha conquistato la Coppa Davis a Bologna, confermando la profezia di Jannik Sinner. Il numero uno azzurro aveva scelto di non giocare il torneo, predicendo che la squadra avrebbe potuto vincere anche senza di lui. La vittoria dimostra la straordinaria profondità del tennis italiano, capace di dominare a livello mondiale anche senza i suoi giocatori di punta.
La decisione di Sinner di non partecipare alla Davis aveva scatenato feroci polemiche circa venti giorni prima del torneo. Anche Lorenzo Musetti aveva rinunciato, sostituito da Lorenzo Sonego. Ma il coach Filippo Volandri ha guidato un team composto da Flavio Cobolli, Matteo Berrettini, Simone Bolelli, Andrea Vavassori, Lorenzo Sonego e Matteo Arnaldi alla vittoria contro ogni previsione.
La profezia di Sinner
L'altoatesino aveva risposto alle critiche con parole profetiche: «La cosa che a me personalmente non piace è che abbiamo una squadra incredibile anche senza di me e non ne parla nessuno». Sinner aveva insistito sulla forza collettiva: «Possiamo vincere anche senza di me – aveva detto l'altoatesino – la possibilità di vincere la Davis è alta».
Il numero uno mondiale aveva spiegato la profondità della rosa italiana: «Noi (inteso come Italia) dobbiamo rinunciare al numero 26 al mondo, che in questo momento è Darderi, possiamo permetterci di non convocarlo in Coppa Davis perché c'è Cobolli, c'è Musetti, abbiamo una squadra di doppio incredibile e abbiamo lo stesso Berrettini».
Il dominio italiano
I numeri confermano l'egemonia del tennis italiano: nove giocatori nella Top 100 mondiale, quattro nella Top 30. La coppia di doppio Bolelli-Vavassori è tra le prime dieci al mondo. Luciano Darderi, numero 26 mondiale con tre titoli nel 2024, non è stato nemmeno convocato.
Flavio Cobolli, 23 anni e numero 22 del ranking, ha vinto a Bucarest e all'ATP 500 di Amburgo nel 2024, raggiungendo i quarti di finale a Wimbledon. Un livello impensabile per un tennista italiano così giovane fino a pochi anni fa. Bolelli ha conquistato tre Insalatiere (i trofei della Davis), mentre Sinner, Musetti, Berrettini, Sonego e Vavassori ne hanno vinte due ciascuno.
Il fenomeno tennis
La vittoria conferma quanto sottolineato da Adriano Panatta: «alla fine ha vinto la squadra che più delle concorrenti aveva altri giocatori pronti a diventare protagonisti, campioni anch'essi». Il tennis italiano ha vissuto un boom di tesserati e ascolti televisivi, quasi raggiungendo il calcio per popolarità.
A settembre l'Italia femminile aveva conquistato la Billie Jean King Cup per il secondo anno consecutivo, un successo che secondo i critici di Sinner è passato sotto silenzio mediatico. Il presidente della Federazione Italiana Tennis e Padel, Binaghi, ha tracciato gli obiettivi futuri: un italiano vincitore a Roma, la riconquista del numero uno mondiale, lo sviluppo del settore femminile seguendo l'esempio di Jasmine Paolini, e la crescita dei giovani talenti.
Il pubblico di Bologna ha risposto in modo eccezionale nonostante le assenze, confermando la passione crescente per il tennis in Italia. Il movimento azzurro ha costruito un sistema solido che non teme nessun avversario, dimostrando che il sorpasso del tennis sul calcio non è più un'utopia.
Nota: Questo articolo è stato creato con l'Intelligenza Artificiale (IA).








