Il ministro della Difesa Guido Crosetto ha condannato con forza i cori fascisti sentiti a Parma. «I cori fascisti di Parma si commentano da soli. Sono qualcosa che nulla ha a che fare con Fratelli d'Italia, quelle persone vanno prese a calci e mandate via», ha dichiarato il ministro. Crosetto ha voluto distanziare nettamente il suo partito da questi episodi.
Le dichiarazioni sono arrivate a Napoli, durante un evento elettorale a sostegno di Edmondo Cirielli, candidato del centrodestra per la Campania. L'occasione è servita al ministro anche per difendere la riforma della giustizia voluta dal governo, che continua a suscitare polemiche e discussioni.
Sulla riforma, Crosetto ha spiegato che l'obiettivo è garantire una giustizia più equa per tutti i cittadini. «Cerca di ricostruire le condizioni perché la giustizia diventi giustizia con la G maiuscola, cioè capace di garantire tutti», ha affermato. Il ministro ha sottolineato che la riforma si concentra principalmente sulla rimozione dell'influenza delle correnti politiche all'interno del Consiglio Superiore della Magistratura.
Rispondendo alle critiche sulla separazione tra magistratura giudicante e inquirente, Crosetto ha minimizzato il problema. Ha evidenziato che attualmente solo lo 0,5% dei pubblici ministeri passa dall'altra parte, definendo questa cifra «irrilevante». Il ministro ha anche chiarito che, a differenza di Spagna, Francia e Germania dove i corpi giudiziari sono sotto l'esecutivo, in Italia questo non avviene e non cambierà con la riforma.
Sul fronte elettorale, Crosetto ha mostrato piena fiducia in Cirielli per le regionali in Campania. «A Cirielli affiderei il destino dei miei figli, probabilmente non lo affiderei ad altri che concorrono con lui», ha dichiarato il ministro. Secondo Crosetto, il governo ha puntato sul «miglior uomo» disponibile nella regione, convinto che ci siano le condizioni per vincere.
Nota: Questo articolo è stato creato con l'Intelligenza Artificiale (IA).








