DAZN sta inviando lettere agli utenti che hanno utilizzato il pezzotto per guardare illegalmente Serie A, Serie B e coppe europee. La pay-tv richiede il pagamento di 500 euro come «indennizzo forfettario» per una composizione pacifica del danno subito.
I destinatari hanno sette giorni per rispondere all'indirizzo email dell'emittente. In caso di mancata risposta, DAZN «si riterrà libera di avviare le iniziative giudiziarie appropriate» con «aggravio dei costi» per azioni risarcitorie e protettive.
Migliaia di utenti coinvolti
Secondo Il Fatto Quotidiano, sono già 2.500 gli utenti sanzionati dalla Guardia di Finanza, mentre oltre 3.000 sono attualmente in fase di identificazione. L'indagine ha utilizzato analisi dettagliate di dati demografici, bancari e geografici per individuare i trasgressori.
Come riporta La Repubblica, le lettere sono firmate personalmente dall'amministratore delegato di DAZN Italia Stefano Azzi. Le autorità hanno condiviso i dati con l'emittente in qualità di titolare dei diritti degli eventi sportivi e come «parte lesa».
Consulenza legale sui social
Le lettere stanno circolando in gruppi social che raccolgono avvocati e persone in cerca di consigli legali, secondo La Repubblica. Gli utenti pongono domande sulla legittimità della richiesta dopo le sanzioni amministrative già pagate e sulle conseguenze del mancato pagamento.
L'operazione fa parte di una strategia sviluppata da novembre 2024, quando DAZN ha iniziato a collaborare con le Procure di Catania, Bologna, Cagliari e Napoli. La Procura di Lecce coordina il procedimento penale principale contro il pezzotto.
Fonti utilizzate: "AGI", "La Repubblica", "Il Fatto Quotidiano"
Nota: Questo articolo è stato modificato con l'aiuto dell'Intelligenza Artificiale.