Gigi De Agostini, doppio ex di Juventus e Inter, guarda al primo derby d'Italia della stagione con l'occhio dell'esperto. Il match di oggi alle 18:00 all'Allianz Stadium di Torino metterà di fronte due squadre in momenti opposti: la Juventus con sei punti in due partite contro l'Inter che ha solo tre punti dopo la sconfitta con l'Udinese.
«Mi aspetto sicuramente una bella sfida», spiega De Agostini, che ha vestito la maglia bianconera dal 1987 al 1992 e quella nerazzurra nel 1992-93. «L'Inter vorrà rifarsi dalla sconfitta rimediata a San Siro contro l'Udinese. Invece la Juventus avrà come obiettivo quello di continuare il suo cammino».
La sfida dei nuovi tecnici
Per Igor Tudor e Cristian Chivu sarà il primo derby d'Italia da allenatori, dopo averlo vissuto tante volte da giocatori. «Non mi sento di dare consigli né a Chivu né a Tudor», sottolinea l'ex centrocampista. «Sono due allenatori che hanno senso di appartenenza: Cristian con l'Inter e Igor con la Juventus».
Secondo il Corriere dello Sport, la Juventus vanta un «potenziale offensivo senza pari in Serie A» con sei attaccanti di qualità a disposizione. Tudor dovrà gestire un'abbondanza che potrebbe rivelarsi decisiva nel corso della stagione.
L'analisi statistica di Tuttosport evidenzia come l'Inter non vinca da quattro partite consecutive a Torino contro la Juventus. Le sfide recenti tendono verso risultati con pochi gol, suggerendo che la tattica sarà fondamentale.
I duelli individuali decisivi
Il ritorno di Bremer rappresenta un fattore cruciale per la difesa juventina. «L'anno scorso, fino a quando c'era Bremer, la Juventus aveva la miglior difesa in Italia», ricorda De Agostini. Come riporta il Corriere, il difensore brasiliano rafforza significativamente il reparto arretrato bianconero.
Un capitolo a parte merita la sfida tra i fratelli Thuram: Marcus con l'Inter e Khéphren con la Juventus. «Sono anche due ottimi giocatori. Per 90' saranno avversari, poi le situazioni familiari tornano a esistere», sorride l'ex giocatore.
Le prospettive tattiche
Sul centrocampo, De Agostini vede «abbastanza equilibrio» tra le due squadre. «L'Inter a centrocampo non ha problemi, anche se in partite come queste molte volte non è importante un reparto o un singolo», analizza. «Sono gare che danno motivazioni. Arrivano da sole».
Per quanto riguarda l'attacco, l'ex centrocampista evidenzia come «ci sono sì punte che hanno esperienza nel nostro campionato, ma anche altre che sono appena arrivate e hanno bisogno di ambientarsi». La Gazzetta dello Sport conferma l'importanza del recupero di Vlahović per aumentare l'equilibrio offensivo.
Il peso della partita
Nonostante sia solo la terza giornata, secondo Tuttosport il derby mantiene il suo fascino particolare. «Non si possono fare molte previsioni per il successo finale», ammette De Agostini. «Non vedo un derby d'Italia determinante, ma può dare un segnale. Quello sì».
L'ex giocatore chiude con un auspicio: «È una gara aperta a tutti i risultati. Spero sia una bella sfida che possa divertire il pubblico e i tifosi. Così può essere uno spot importante anche per il nostro calcio».
Fonti utilizzate: "AGI", "Corriere dello Sport", "Tuttosport", "Gazzetta dello Sport"
Nota: Questo articolo è stato modificato con l'aiuto dell'Intelligenza Artificiale.