Droni paralizzano Oslo e Copenaghen - UE accusa Mosca

upday.com 2 miesięcy temu
Un poliziotto armato sorveglia l'aeroporto internazionale di Sydney durante l'arrivo di un volo (Immagine simbolica) (Photo by SAEED KHAN/AFP via Getty Images) Getty Images

Caos nei cieli del Nord Europa nella notte tra domenica e lunedì, con droni che hanno paralizzato gli aeroporti di Copenaghen e Oslo. L'aeroporto di Kastrup, il più grande della Danimarca, è rimasto chiuso per quattro ore e mezza a causa di 3-4 droni di grandi dimensioni che sorvolavano lo scalo. Il bilancio parla di 50 voli cancellati e circa 70 deviati verso altri aeroporti, anche in Svezia.

Anche Oslo ha subito una chiusura di tre ore del proprio aeroporto, con 12 voli interessati dai disagi. I droni non sono stati abbattuti dalle autorità ma sono scomparsi autonomamente, senza che si riuscisse a tracciarne la destinazione.

Accuse politiche a Mosca

La premier danese Mette Frederiksen ha definito l'episodio «l'attacco più grave mai visto contro un'infrastruttura critica danese». Non esclude il coinvolgimento della Russia, sottolineando come si sia assistito a «droni sopra la Polonia, attività in Romania, violazioni dello spazio aereo estone, attacchi hacker contro aeroporti europei».

Come riporta Ansa, il capo dell'intelligence danese Flemming Drejer considera la situazione «estremamente grave» e parla di una «significativa minaccia di sabotaggio». Anche Bruxelles punta il dito: la portavoce della Commissione Ue Anitta Hipper ha dichiarato che sui droni «abbiamo visto uno schema chiaro e punta sulla Russia».

Il Cremlino respinge le accuse tramite il portavoce Dmitri Peskov, che definisce le dichiarazioni «infondate» e suggerisce che «una parte che assume una posizione seria e responsabile non dovrebbe ripetere accuse così infondate».

Indagini in corso

La polizia danese ritiene che dietro l'operazione ci siano persone «competenti». L'ispettore Jens Jespersen ha spiegato che «il numero, le dimensioni, le rotte di volo, il tempo trascorso sopra l'aeroporto indicano un attore capace».

Le autorità danesi e norvegesi stanno collaborando per verificare eventuali collegamenti tra i due episodi. Secondo gli investigatori, i droni hanno mostrato caratteristiche tecniche avanzate e una pianificazione sofisticata.

Escalation con la NATO

L'episodio si inserisce in un quadro più ampio di tensioni. Come riportano tanto da Ansa quanto dal Sole24ore, venerdì scorso tre caccia russi MiG-31 armati hanno violato lo spazio aereo estone per oltre dieci minuti, innescando consultazioni NATO sotto l'Articolo 4.

È la seconda volta in due settimane che il Consiglio Nord Atlantico si riunisce per violazioni russe. Il 10 settembre erano stati i droni russi a violare massicciamente lo spazio aereo polacco.

La NATO ha emesso una dichiarazione ferma: «La Russia è pienamente responsabile di queste azioni, che costituiscono un'escalation». L'Alleanza ha precisato che «impiegherà tutti gli strumenti militari e non militari necessari per difendersi».

Secondo Il Fatto Quotidiano, il Segretario generale Mark Rutte ha chiarito che la NATO non abbatterà automaticamente velivoli russi ma valuterà le minacce caso per caso. Il presidente ucraino Zelensky ha collegato gli episodi alle «provocazioni russe» chiedendo una «risposta decisa degli alleati».

Fonti utilizzate: "Ansa", "Sole24ore", "Il Fatto Quotidiano"

Nota: Questo articolo è stato modificato con l'aiuto dell'Intelligenza Artificiale.

Idź do oryginalnego materiału