I mercati finanziari attendono con attenzione i verbali della riunione della Federal Reserve del 9-10 dicembre. Gli investitori vogliono capire: quanti tagli ai tassi di interesse arriveranno il prossimo anno?
La banca centrale ha ridotto i tassi di riferimento di 75 punti base negli ultimi tre incontri del 2025, portandoli all'attuale 3,50%-3,75%. L'ultima riduzione di un quarto di punto ha però diviso i membri del board.
Michael Reynolds, vice presidente della strategia di investimento di Glenmede, ha spiegato a Reuters che i verbali saranno «illuminanti per capire quali siano stati alcuni degli argomenti discussi». L'esperto ha aggiunto: «Valutare quanti tagli ai tassi avremo il prossimo anno è un tema importante su cui i mercati si stanno concentrando in questo momento. [...] Avremo solo un po' più di informazioni su questo la prossima settimana.»
Un altro elemento di incertezza è la nomina del prossimo presidente della Fed da parte del presidente Donald Trump, dato che il mandato di Jerome Powell scade a maggio.
L'oro vola verso i massimi storici
Il prezzo dell'oro ha rallentato la sua ascesa ma resta sopra i 4.500 dollari l'oncia, vicino al massimo storico. Quest'anno il metallo prezioso ha registrato un'impennata di oltre il 70%, il guadagno annuale più forte dal 1979.
Le incertezze geopolitiche sostengono la crescita. Anche le aspettative di ulteriori tagli ai tassi statunitensi, gli acquisti delle banche centrali e i robusti flussi negli ETF alimentano il rally dell'oro.
Progressi nei negoziati sull'Ucraina
Sul fronte geopolitico, il presidente Trump ha affermato di aver fatto «molti progressi» nei colloqui di pace con il leader di Kiev Volodymyr Zelensky. Quest'ultimo ha indicato che hanno concordato il piano per porre fine alla guerra con Mosca al 90%.
Gli Stati Uniti e l'Ucraina hanno definito completamente le garanzie di sicurezza. La questione cruciale del controllo territoriale della regione del Donbass rimane però irrisolta.
Le tensioni continue in Medio Oriente e l'escalation degli attriti tra Stati Uniti e Venezuela contribuiscono all'incertezza che caratterizza i mercati globali.
Nota: Questo articolo è stato creato con l'Intelligenza Artificiale (IA).











