La sentenza della Corte sulle attività estrattive nelle Filippine avrà "chiare ripercussioni" sul territorio secondo "Alyansa Tigil Mina", una coalizione di gruppi in difesa del territorio contrari all'attività mineraria. La coalizione ha ribadito l'impegno a "calibrare l'approccio, intervenendo sulla protezione della biodiversità, sulla resilienza climatica e sullo sviluppo sostenibile".
Monsignor Moises Cuevas, Vescovo del Vicariato Apostolico di Calapan a Mindoro orientale, ha espresso preoccupazione per le conseguenze della decisione giudiziaria. Secondo quanto riferisce Fides, il vescovo teme che la sentenza possa creare un precedente legale per la simile ordinanza attualmente vigente a Mindoro orientale.
Impatto sulla missione ecclesiale
"Potrebbe avere un impatto distruttivo sulla nostra missione, espressa nell'enciclica Laudato si', per la cura della nostra casa comune", ha dichiarato monsignor Cuevas. La Chiesa locale ha organizzato diverse iniziative per affrontare la questione mineraria sull'isola di Mindoro.
Il 10 luglio scorso la Chiesa ha ospitato un "Forum di dialogo sulla moratoria mineraria di Mindoro" con la partecipazione di associazioni e comunità locali. L'obiettivo era discutere le strategie da adottare dopo la sentenza della Corte e valutare le possibili conseguenze sul territorio.
Giornata di preghiera per l'ambiente
Nella stessa giornata del forum, la Chiesa locale ha indetto una Giornata di preghiera per la giustizia ambientale. L'iniziativa ha sottolineato l'importanza della dimensione spirituale nella lotta per la protezione dell'ambiente e delle comunità locali.
Al Forum hanno partecipato rappresentanti delle comunità cattoliche, di associazioni ambientaliste e per la tutela dei diritti umani, insieme a esponenti del governo provinciale delle due province di Mindoro. Tutti i partecipanti hanno ribadito la loro ferma opposizione all'attività mineraria su larga scala.
Obbligo morale e pastorale
Padre Edwin Gariguez, direttore esecutivo del "Diocesan social action center" a Mindoro orientale, ha definito la lotta contro l'attività mineraria "un obbligo morale e pastorale". Il sacerdote ha ricordato il forte impatto che le attività estrattive hanno sulle popolazioni native dell'isola.
"Il grido della terra è il grido dei poveri", ha affermato padre Gariguez citando l'enciclica Laudato Si' di Papa Francesco. "Questa lotta non è solo ecologica o politica: è pastorale e morale. Siamo chiamati a difendere la vita in tutte le sue forme", ha concluso il religioso.
Fonte AGI (www.agi.it) Nota: questo articolo è stato rielaborato da UPDAY con l'ausilio dell'intelligenza artificiale.