La direttrice esecutiva del Programma Alimentare Mondiale delle Nazioni Unite, Cindy McCain, ha definito «catastrofica» la situazione alimentare nella Striscia di Gaza. «C'è una malnutrizione molto grave. Avete visto persone morire di fame lì», ha dichiarato la funzionaria durante un'intervista al canale televisivo giapponese Nhk.
Secondo Il Messaggero, 289 persone sono morte per malnutrizione nella Striscia, di cui 115 bambini. Le autorità locali hanno registrato otto morti aggiuntive nelle ultime 24 ore, confermando l'aggravarsi della crisi umanitaria.
Ostacoli alle operazioni umanitarie
Il Programma Alimentare Mondiale rappresenta, secondo McCain, «il più grande, il migliore e l'unico in grado di fornire il tipo di approvvigionamento alimentare su larga scala di cui Gaza ha bisogno». Tuttavia, le attività umanitarie incontrano gravi difficoltà a causa delle azioni dei militari israeliani.
«È molto difficile quando ci puntano contro le armi, i carri armati o qualsiasi altra cosa», ha sottolineato McCain riferendosi agli ostacoli che impediscono la distribuzione degli aiuti alimentari. Come riporta Il Resto del Carlino, il personale medico opera sotto bombardamenti mentre la guarigione dei pazienti risulta ritardata proprio a causa della malnutrizione.
Crisi aggravata dalla chiusura dei confini
La malnutrizione nei bambini è aumentata drasticamente da marzo, quando i confini sono stati chiusi. La popolazione di due milioni di persone si trova concentrata in zone umanitarie senza vie di fuga disponibili.
Secondo Il Messaggero, Israele starebbe conducendo una campagna mediatica con influencer per contrastare la narrativa della carestia. Le autorità israeliane negano l'esistenza di una crisi alimentare sistematica nel territorio.
Fonti utilizzate: "AGI", "Il Messaggero", "Il Resto del Carlino", "TG24 Sky"
Nota: Questo articolo è stato modificato con l'aiuto dell'Intelligenza Artificiale.