Le forze armate israeliane hanno confermato di aver aperto il fuoco per rimuovere una "minaccia immediata" mentre migliaia di cittadini di Gaza si radunavano nel nord della Striscia. L'esercito israeliano ha però smentito l'elevato numero di vittime riportato dai media palestinesi.
L'Idf ha dichiarato che le cifre delle vittime "non corrispondono alle informazioni esistenti" e ha esortato a "usare cautela con le false informazioni pubblicate da fonti inaffidabili". I militari israeliani hanno inoltre negato di agire "deliberatamente contro i camion degli aiuti umanitari".
Contesto operativo complesso
Secondo l'esercito israeliano, le forze "operano in un contesto complesso e fronteggiano Hamas, che sta lavorando per creare attriti nella zona". L'obiettivo di Hamas sarebbe quello di "mettere in pericolo i cittadini di Gaza e le forze dell'Idf e rendere difficile l'arrivo degli aiuti".
Le fonti mediche citate dall'emittente al-Jazeera parlano di 78 palestinesi uccisi mentre cercavano di ottenere cibo. La protezione civile di Gaza, gestita da Hamas, ha invece riferito di 73 vittime totali.
Bilancio delle vittime
Secondo la protezione civile di Gaza, almeno 67 persone sono morte nel nord della Striscia e altre sei nelle vicinanze di Rafah, nel sud. I palestinesi si erano radunati per cercare di procurarsi generi alimentari in una situazione di grave carenza di rifornimenti.
L'episodio evidenzia le tensioni continue nella distribuzione degli aiuti umanitari a Gaza, dove la popolazione civile si trova spesso coinvolta negli scontri tra le forze israeliane e i gruppi armati palestinesi.
Fonte AGI (www.agi.it) Nota: questo articolo è stato rielaborato da UPDAY con l'ausilio dell'intelligenza artificiale.