L'Unione Europea non vuole punire Israele, ma migliorare concretamente la situazione umanitaria a Gaza. Lo ha dichiarato l'Alta rappresentante dell'Ue per la Politica estera, Kaja Kallas, durante una conferenza stampa a Bruxelles al termine del Consiglio Esteri.
La scorsa settimana Israele e l'Unione europea hanno raggiunto un'intesa per l'espansione degli aiuti umanitari a Gaza. "Vediamo segnali positivi", ha spiegato Kallas.
Più camion e rifornimenti
I risultati dell'accordo sono già visibili sul campo. "Vediamo un numero maggiore di camion e rifornimenti che raggiungono Gaza", ha dichiarato l'Alta rappresentante. L'intesa ha portato anche all'apertura di più punti di accesso nella Striscia.
Sono in corso anche lavori di riparazione delle linee elettriche. Tuttavia, secondo Kallas, "Israele deve adottare misure più complete per migliorare la situazione umanitaria sul campo".
Monitoraggio ogni due settimane
L'Unione europea terrà sotto controllo l'attuazione dell'accordo raggiunto. "Monitoreremo attentamente l'attuazione di questa intesa comune e degli impegni presi", ha assicurato Kallas. Gli aggiornamenti sul rispetto degli impegni avverranno ogni due settimane.
L'Alta rappresentante ha presentato ai ministri un inventario delle diverse misure che potrebbero essere adottate. Queste sono collegate alla revisione dell'accordo di associazione Ue-Israele effettuata a giugno.
Opzioni sul tavolo
"Abbiamo discusso su questo argomento, e queste sono scelte che gli Stati membri devono fare", ha spiegato Kallas. L'Ue terrà queste opzioni sul tavolo e sarà pronta ad agire se Israele non manterrà i suoi impegni.
"L'obiettivo non è punire Israele. L'obiettivo è migliorare realmente la situazione a Gaza", ha concluso l'Alta rappresentante dell'Unione europea per la Politica estera.
Fonte AGI (www.agi.it) Nota: questo articolo è stato rielaborato da UPDAY con l'ausilio dell'intelligenza artificiale.