Ilary Blasi si oppone: Totti lasciò tre bambini soli in casa

upday.com 39 minut temu
Ilary Blasi si oppone alla richiesta di archiviazione contro Francesco Totti e Noemi Bocchi per abbandono di minori (Immagine simbolica - Generata da IA) Upday Stock Images

Ilary Blasi si oppone formalmente alla richiesta di archiviazione del caso contro Francesco Totti e Noemi Bocchi. La conduttrice contesta l'abbandono di minori avvenuto il 26 maggio 2023, quando l'ex capitano giallorosso e la sua compagna lasciarono tre bambini soli in casa per andare a cena. Il procuratore Barbara Trotta aveva chiesto l'archiviazione, ma ora spetta al giudice per le indagini preliminari decidere il futuro del procedimento.

Il nucleo della vicenda ruota attorno a una serata di maggio. Totti e Bocchi uscirono verso le 21:00, lasciando nell'appartamento la figlia di 7 anni (avuta con Blasi) insieme ai figli di Bocchi di 9 e 12 anni. Blasi, che si trovava all'estero quella sera, videochiamò la figlia intorno alle 21:30 per circa un'ora e mezza. Durante la chiamata si accorse che i bambini erano soli e, non vedendo alcuna babysitter, alle 23:00 contattò sua madre per allertare le forze dell'ordine.

L'alibi della babysitter

La babysitter Cocos, che vive nello stesso palazzo e lavora occasionalmente per Totti e Bocchi, fornì alla polizia un alibi che contrasta con la versione di Blasi. La donna dichiarò all'avvocato Fabio Lattanzi: «Vado ogni tanto a stirare o a fare da baby sitter, mi pagano 10 euro l'ora, ma non è regolare.» Specificò di essere arrivata alle 21:00: «Quella sera non ricordo chi mi abbia chiamato, Francesco o Noemi. C'erano tre bambini. Io sono arrivata alle 21, dormivano già e sono andata di sopra a stirare. Non mi risulta che nessuno di loro abbia girato per la casa.»

Blasi ha depositato come prova un video della chiamata con sua figlia. Nel filmato la bambina appare sola e afferma: «Siamo da soli, loro sono andati un attimo a cena.» La babysitter, confrontata con questa evidenza, insistette sulla propria presenza: «Io c'ero – avrebbe invece sostenuto ancora la tata – Ero al piano di sopra a stirare: c'è una scalinata che porta a due stanze, ma non li ho sentiti. Magari non le hanno detto che ero arrivata.» Aggiunse: «Non mi sono accorta di niente.»

Le argomentazioni della procura

Il procuratore Trotta sostiene che Ilary Blasi non ritenesse la figlia di 7 anni in pericolo imminente durante la videochiamata, dato che contattò le autorità solo successivamente. Secondo la procura, i bambini non furono esposti a una situazione di pericolo: disponevano di un videotelefono e la figlia di Totti si trovava insieme ai figli di Bocchi. La presenza della babysitter nell'appartamento al ritorno di Totti, avvenuto verso mezzanotte, rafforzerebbe la tesi che i minori non fossero stati lasciati soli. Gli agenti intervenuti non rilevarono problemi.

La difesa di Totti respinge le accuse. L'avvocato Gianluca Tognozzi definì la richiesta di archiviazione «puntualmente motivata» e commentò l'opposizione di Blasi: «Il tutto è strumentale alla controversia civile.» Il legale fa riferimento alla battaglia in corso tra i due ex coniugi sul fronte civile, suggerendo che la denuncia penale sia funzionale a quella disputa. Il caso rappresenta l'ennesimo braccio di ferro tra Totti e Blasi dopo la separazione.

Il procedimento passa ora al giudice per le indagini preliminari, che dovrà valutare le incongruenze sollevate da Blasi nel racconto dell'ex capitano e decidere se archiviare il caso o proseguire con l'iter giudiziario. L'udienza è fissata per il 1° dicembre.

Nota: Questo articolo è stato creato con l'Intelligenza Artificiale (IA).

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