La Procura Generale di Milano ha depositato ricorso in Cassazione contro la sentenza che esclude la premeditazione nell'omicidio di Giulia Tramontano. L'accusa, guidata da Francesca Nanni, contesta la decisione dei giudici d'appello che non hanno riconosciuto l'aggravante.
Alessandro Impagnatiello era stato condannato all'ergastolo lo scorso giugno dalla Corte d'Assise d'Appello per l'omicidio della fidanzata incinta. I giudici di secondo grado avevano però escluso la premeditazione, ritenendo insufficienti le prove.
Il caso della Procura
La Procura sostiene che l'ex barman 32enne abbia progettato l'omicidio per quasi sei mesi prima del 27 maggio 2023. Il sostituto procuratore generale Maria Pia Gualtieri ha chiesto agli «ermellini» di ripristinare la sentenza di primo grado che aveva riconosciuto la premeditazione.
Secondo il Corriere della Sera, Impagnatiello aveva iniziato ricerche online sul veleno per topi già dal 12 dicembre 2022. Come riporta Fanpage, l'uomo aveva somministrato alla fidanzata sia topicida che ammoniaca nei mesi precedenti l'omicidio.
L'omicidio e le aggravanti
Giulia Tramontano, incinta di sette mesi, fu uccisa con 37 coltellate nella loro abitazione di Senago. Secondo il Corriere della Sera, l'omicidio sarebbe maturato mentre Impagnatiello sviluppava una relazione segreta con un'altra donna.
La Corte d'Appello ha ritenuto che le somministrazioni di veleno fossero mirate a provocare un aborto, non la morte. Come riporta Fanpage, i giudici hanno escluso prove sufficienti per retrodatare il proposito omicida rispetto al giorno del delitto.
La reazione e i prossimi passi
La decisione aveva sollevato dure reazioni dai familiari di Giulia. «Vergogna, vergogna. La chiamano legge ma si legge disgusto», aveva scritto sui social la sorella Chiara dopo la sentenza di giugno.
La Cassazione dovrà ora valutare se riconoscere la premeditazione nel caso che ha scosso l'opinione pubblica. L'ergastolo rimane confermato per le aggravanti della crudeltà e del vincolo di convivenza.
Fonti utilizzate: "AGI", "Corriere della Sera", "Fanpage"
Nota: Questo articolo è stato modificato con l'aiuto dell'Intelligenza Artificiale.