Una figura libanese con collegamenti all'amministrazione americana sta conducendo colloqui segreti con Hezbollah per convincere l'organizzazione a consegnare volontariamente le proprie armi. Lo riporta il quotidiano libanese "Al-Akhbar", vicino al gruppo terroristico.
I negoziati si concentrano sulle garanzie che potrebbero essere offerte in cambio della consegna delle armi. Secondo quanto riferito dal sito israeliano Ynet News, l'obiettivo è evitare un intervento forzato per il ritiro degli armamenti.
Trattative per evitare la forza
L'intermediario non identificato sta cercando di persuadere Hezbollah che dovrebbe iniziare spontaneamente la consegna delle armi. L'alternativa sarebbe l'intervento di un'entità dedicata a ritirarle con "minacce o forza", come riporta "Al-Akhbar".
Questi sviluppi arrivano mentre tra Israele e Libano è in vigore un cessate il fuoco dal 27 novembre scorso. Nonostante la tregua, la situazione rimane tesa lungo il confine.
Bilancio delle vittime
Dal momento dell'entrata in vigore del cessate il fuoco, quasi 250 persone sono state uccise e 609 ferite negli attacchi israeliani. I dati sono forniti dal ministero della Sanità libanese.
Secondo quanto riferito, ci potrebbero essere passi avanti verso una pace più definitiva anche sul fronte del Libano, oltre che su Gaza. L'esito di queste trattative potrebbe determinare la stabilità a lungo termine della regione.
(AGI) Nota: Questo articolo è stato modificato con l'aiuto dell'Intelligenza Artificiale.