Manovra: flat tax al 5% per giovani e stretta sulle banche

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Via commerciale italiana con negozi e attività che simboleggiano il settore immobiliare commerciale. (Immagine simbolica - Generata da IA) Upday Stock Images

La Lega e Forza Italia hanno presentato diversi emendamenti alla manovra di bilancio che toccano settori chiave come banche, pensioni, affitti commerciali e tassazione delle locazioni brevi. Le proposte puntano a modificare misure controverse e a sostenere specifiche categorie economiche.

Il Carroccio propone di bloccare per due anni l'aumento dell'età pensionabile per bancari e assicurativi, previsto in due tranche nel 2027-2028 per un totale di tre mesi. Il finanziamento arriverebbe raddoppiando l'Irap su banche e assicurazioni da due a quattro punti percentuali, con un impatto finanziario che passerebbe da 2,6 a 5,2 miliardi di euro nel biennio.

Flat tax per gli affitti commerciali

Forza Italia ha depositato un emendamento per introdurre una cedolare secca al 21% sui contratti di locazione commerciale stipulati nel 2026, applicabile a negozi e botteghe fino a 600 metri quadrati. Il senatore Roberto Rosso ha proposto la misura in risposta all'allarme di Confcommercio sulla desertificazione commerciale: 140.000 attività perse in 12 anni, con una proiezione di ulteriori 114.000 chiusure entro il 2035. Confedilizia sostiene da anni la flat tax per gli affitti commerciali, criticando l'attuale sistema fiscale «che erode più della metà del canone».

La Lega chiede inoltre di cancellare l'aumento della tassazione sulle locazioni brevi dal 21% al 26%, finanziandolo con un "adeguamento più morbido" dell'Irap sui grandi operatori finanziari. Il partito vuole anche estendere Opzione donna e Quota 103 per il 2026, con copertura dal Fondo sociale per l'occupazione.

Flat tax al 5% per i giovani neoassunti

Un altro emendamento leghista, firmato dalla senatrice Elena Murelli, introduce una flat tax sperimentale al 5% per i giovani under 30 al primo impiego stabile. La misura prevede l'aliquota ridotta su redditi fino a 40.000 euro lordi annui dal 1° gennaio 2026 al 31 dicembre 2027. Come si legge nel testo dell'emendamento all'articolo 37 della manovra: «Al fine di favorire il primo impiego stabile dei giovani, garantendo loro salari adeguati e agevolando l'acquisizione di esperienza professionale [...] si applica un'imposta sostitutiva dell'imposta sul reddito delle persone fisiche e delle relative addizionali pari al 5 per cento del reddito fino a 40.000 euro lordi annui».

I datori di lavoro riceverebbero una maggiorazione del 40% del costo del lavoro ammesso in deduzione. L'emendamento prevede anche il diritto di recesso per l'azienda entro 24 mesi e un'indennità di cessazione di tre mensilità lorde per i lavoratori dopo 180 giorni. Il costo stimato è di 200 milioni di euro annui dal 2026 al 2028, per un totale di 600 milioni, da coprire riducendo il Fondo sociale per occupazione e formazione.

Contratti pubblici e aumenti salariali

Nel settore pubblico sono in arrivo le trattative per il contratto collettivo 2025-2027. Il ministro della Pubblica Amministrazione Paolo Zangrillo ha firmato l'atto di indirizzo generale che avvia i negoziati, con primi incontri tra sindacati e Aran previsti a dicembre. L'obiettivo del governo Meloni è accelerare i rinnovi contrattuali per evitare di firmare accordi già scaduti.

Le risorse stanziate prevedono aumenti di 158 euro lordi mensili per i circa 200.000 dipendenti pubblici centrali, pari al 5,4% in tre anni (1,8% annuo). Gli incrementi sarebbero graduali: 52 euro nel 2025, 105 euro nel 2026, 158 euro nel 2027. Per la sanità sono previsti 184 euro lordi mensili nel triennio. Questi aumenti sono sostanzialmente in linea con l'inflazione prevista, ma non recuperano il potere d'acquisto perso con il picco inflazionistico 2022-2023 del 13,8%.

Altre misure e consenso bipartisan

Maggioranza e opposizione convergono sull'abrogazione dell'articolo 26, che estende il divieto di compensazione tra crediti fiscali e debiti previdenziali. La Lega cerca inoltre di ampliare la "rottamazione-quinquies" ai contribuenti decaduti da precedenti definizioni agevolate.

Il senatore Matteo Gelmetti (FdI) ha ritirato un emendamento sulla disciplina degli scioperi nei trasporti, riconoscendo la legge di bilancio come strumento inadeguato per una riforma così delicata e promettendo un disegno di legge organico successivo. Un "tesoretto" annuale di 100 milioni di euro finanzia micro-interventi come fondi per musei, oratori e istituzioni culturali come la Nuova Orchestra Scarlatti di Napoli e Umbria Jazz.

Nota: Questo articolo è stato creato con l'Intelligenza Artificiale (IA).

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