Il presidente Sergio Mattarella ha lanciato un forte appello per la pace durante l'iniziativa della Comunità di Sant'Egidio "costruire la pace". Il capo dello Stato ha collegato i conflitti attuali a Gaza e in Ucraina, auspicando che la speranza di pace si diffonda tra i teatri di guerra.
«Il nazionalismo da opporre ad altri nazionalismi nasce, in fondo, dal considerare gli altri popoli come nemici, se non come presenze abusive o addirittura inferiori per affermare con la prepotenza e, sovente, con la violenza, pretese di dominio», ha dichiarato Mattarella. Il presidente ha ricordato come per trent'anni dopo la Guerra Fredda sembrasse aprirsi un'era di pacificazione.
La costruzione europea contro la violenza
Mattarella ha sottolineato il ruolo dell'Unione Europea nella costruzione della pace. «Abbiamo costruito, con l'Unione Europea, una condizione - sin qui realizzatasi tra i suoi membri - per cui le armi avrebbero taciuto per sempre», ha spiegato il presidente.
Questa condizione è nata «per volontà democratica dei suoi popoli liberi, non per imposizione imperiale o di uno dei dittatori, protagonisti di disumani esperimenti del secolo scorso». I valori europei hanno influenzato altre aree del mondo, avviando una globalizzazione dei diritti.
L'auspicio per Gaza e Ucraina
Il momento centrale dell'intervento ha riguardato i conflitti attuali. «L'auspicio è che la "scintilla di speranza", come l'ha definita Leone XIV, innescata in Terra Santa si estenda anche all'Ucraina», ha affermato Mattarella.
In Ucraina «le iniziative negoziali stentano ancora a prendere concretezza mentre le sofferenze di bambini, donne, uomini procurate dall'aggressione russa non accennano a diminuire». Il presidente ha invocato una risposta comune basata su giustizia e legalità internazionale.
Come riporta Ansa, durante l'evento sono intervenuti anche altri leader religiosi che hanno sottolineato il ruolo dei costruttori di pace. Il Grande Imam di Al-Azhar Ahmad Al-Tayeb ha invitato ad alzare «la bandiera della pace, piuttosto che della vittoria».
Secondo Il Fatto Quotidiano, Mattarella ha criticato come comportamenti che sarebbero considerati "teppistici" a livello domestico vengano accettati come fatti politici nelle relazioni internazionali. Questa osservazione evidenzia il doppio standard nella percezione della violenza tra politica interna e internazionale.
Fonti utilizzate: "AGI", "La Stampa", "Ansa", "Il Fatto Quotidiano"
Nota: Questo articolo è stato creato con intelligenza artificiale (IA).




