Matteo Franzoso, brillante sciatore italiano di 25 anni, è morto ieri in una clinica di Santiago del Cile a causa delle gravi lesioni riportate in un incidente di allenamento. La tragedia si è consumata proprio il giorno in cui avrebbe dovuto compiere 26 anni, con la famiglia presente al suo capezzale.
L'atleta delle Fiamme Gialle era caduto sabato sulla pista di La Parva, a circa 50 chilometri dalla capitale cilena, mentre affrontava un piccolo salto durante una sessione di allenamento. Franzoso ha perso il controllo, oltrepassando due file di reti di protezione e schiantandosi contro una staccionata distante 6-7 metri dal tracciato.
Soccorsi e ricovero
Il giovane sciatore ha riportato un trauma cranico con edema cerebrale e, nonostante i soccorsi immediati dell'elisoccorso, è stato indotto al coma farmacologico in terapia intensiva. Il suo corpo non ha resistito ai danni subiti, spegnendosi nella giornata che doveva essere di festa per il suo compleanno.
Franzoso si trovava in Cile dal 6 settembre per allenarsi con i velocisti azzurri, tra cui nomi di punta come Dominik Paris, Mattia Casse e Christof Innerhofer. Il gruppo stava preparando la stagione in vista degli impegni internazionali e delle Olimpiadi di Milano Cortina 2026.
Carriera e successi
Cresciuto sciisticamente al Sestriere, Franzoso aveva costruito una carriera di alto livello partecipando a Coppa del Mondo e Coppa Europa. Tra i suoi successi più importanti spiccano la vittoria nel superG di Zinal nel 2021 e il titolo italiano nella combinata conquistato nel 2023.
Come riporta Il Corriere della Sera, Franzoso aveva debuttato in Coppa del Mondo in discesa libera il 26 novembre 2022 a Lake Louise, nella stessa giornata di Giovanni Franzoni. I due giovani sciatori rappresentavano il futuro della velocità azzurra.
Allarme sicurezza
Come segnala Il Fatto Quotidiano, la morte di Franzoso ha scosso profondamente la comunità sciistica del Sestriere, in particolare la famiglia Lorenzi. Matilde Lorenzi, sorella della giovane sciatrice morta lo scorso ottobre, ha lanciato un appello per maggiori misure di sicurezza nello sport.
Secondo Il Corriere della Sera, questa rappresenta la quarta morte nello sci in meno di un anno, sollevando serie questioni sulle tendenze di sicurezza nello sport. Gli esperti suggeriscono che l'evoluzione degli sci moderni potrebbe contribuire all'aumento delle velocità e dei pericoli.
Il presidente della FISI Flavio Roda ha espresso cordoglio alla famiglia sottolineando l'urgenza di prevenire simili tragedie. Anche i ministri Antonio Tajani e Andrea Abodi hanno manifestato vicinanza al mondo dello sci, ricordando Matteo come un talento che si preparava alle Olimpiadi casalinghe.
Fonti utilizzate: "AGI", "Il Fatto Quotidiano", "Corriere della Sera"
Nota: Questo articolo è stato modificato con l'aiuto dell'Intelligenza Artificiale.
