Il governo italiano introduce riduzioni fiscali per i rinnovi contrattuali 2025-2026 e per il lavoro straordinario. Le misure, previste nel disegno di legge di Bilancio 2026, puntano a sostenere circa 3,3 milioni di lavoratori con redditi più bassi e a rafforzare il legame tra performance e retribuzione.
I dipendenti con un reddito annuo imponibile inferiore a 28.000 euro beneficeranno di un'aliquota ridotta al 5% sugli aumenti derivanti dai rinnovi contrattuali. Per il lavoro straordinario, i festivi e il notturno, il governo ha previsto un'esenzione fiscale fino a 1.500 euro annui per chi guadagna fino a 40.000 euro lordi.
Settori prioritari e premi di produttività
Nel periodo gennaio-settembre 2026, i settori del turismo, del commercio e delle terme riceveranno un incremento del 15% sugli straordinari e sulle ore aggiuntive notturne per fronteggiare la carenza di personale. I premi di produttività vedono l'aliquota scendere dal 5% all'1%, con il limite detassabile che sale da 3.000 a 5.000 euro.
Anche i buoni pasto elettronici beneficiano di un aggiustamento: la soglia di esenzione passa da 8 a 10 euro. Il governo ha spiegato che l'obiettivo è «garantire un riallineamento delle retribuzioni al costo della vita e rafforzare il rapporto tra performance e paga».
Gli esempi concreti
Il Sole 24 Ore ha simulato gli effetti del nuovo sistema. Nel settore chimico, dove il contratto prevede un aumento totale di 294 euro distribuito in tranches fino al 2028, il beneficio fiscale annuo stimato è di circa 474 euro. Per le piccole imprese edili, con un incremento 2026 di 1.960 euro, il vantaggio fiscale annuale si attesta intorno a 491 euro.
Contratti pubblici: 158 euro in tre anni
Parallelamente, partono a dicembre i negoziati per i contratti pubblici 2025-2027. Circa 200.000 dipendenti statali riceveranno aumenti di 158 euro lordi mensili spalmati su tre anni: 52 euro nel 2025, 105 euro nel 2026, 158 euro nel 2027. L'incremento complessivo del 5,4% equivale all'1,8% annuo.
La percentuale è in linea con l'inflazione prevista, ma non recupera il potere d'acquisto perso con l'impennata dei prezzi 2022-2023, quando l'inflazione ha raggiunto il 13,8% in due anni. Per la sanità, i fondi allocati prevedono aumenti di 184 euro lordi al mese, con trattative che inizieranno a gennaio.
La voce dell'industria
Francesco Buzzella, presidente di Federchimica, ha espresso apprezzamento per le iniziative del governo. Ha dichiarato a Il Corriere della Sera: «Sosteniamo da sempre la necessità di ridurre il cuneo fiscale e quindi il costo del lavoro, apprezziamo in ogni caso iniziative che comportino l'aumento del netto nelle buste paga dei lavoratori, soprattutto di quelli con redditi più bassi.»
Buzzella ha sottolineato il valore delle misure premiali legate alle performance aziendali. Ha aggiunto che «ancora più apprezzabili, però, sarebbero i benefici strutturali e quelli pensati in modo tale che le misure premiali siano garantite a tutti i lavoratori a pari reddito indipendentemente dalle diverse scadenze contrattuali».
Nota: Questo articolo è stato creato con l'Intelligenza Artificiale (IA).

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