Zlatan Ibrahimovic ha preso le difese di Rafael Leao dalle recenti critiche, usando parole forti per descrivere il talento del portoghese. «Leao è magia!», ha dichiarato il dirigente rossonero in un'intervista a La Gazzetta dello Sport, aggiungendo che «quando abbiamo vinto lo scudetto posso dire che lo ha vinto da solo».
Il numero 21 del Milan è finito nel mirino dopo gli ingressi dalla panchina nelle ultime due partite contro Napoli e Juventus. Come riporta Calciomercato, Ibrahimovic ha sottolineato che Leao era il migliore durante la preparazione estiva prima di restare fuori per due mesi per infortunio.
Evoluzione della leadership
Lo svedese ha rivelato di aver cambiato approccio nel gestire i giocatori rispetto al passato. «Prima avevo solo la modalità strong, ora ho imparato che per entrare nella testa dei giocatori a volte devi essere più soft», ha spiegato Ibrahimovic.
La Gazzetta dello Sport riporta che Ibra era presente nello spogliatoio dopo la partita di Torino, dove tutti i giocatori erano arrabbiati per l'occasione mancata. «Erano tutti arrabbiati, tutti, pure Allegri, perché si poteva vincere. E anche Leao», ha raccontato il dirigente.
Il ricordo dello scudetto
Ibrahimovic ha voluto togliersi ogni merito per il titolo vinto nel 2022, attribuendo tutto ai compagni. «Non prendo crediti, voglio darli agli altri», ha dichiarato, ricordando come la squadra avesse bisogno di un leader in quel momento.
Lo svedese ha descritto il gruppo di allora come inesperto a livello di vittorie e Champions League. «Era tutto un "Ibra andiamo a destra o a sinistra?"», ha raccontato, spiegando il suo ruolo di guida per far crescere la squadra.
Il nuovo ruolo al Milan
Come riporta La Gazzetta dello Sport, Ibrahimovic è ora partner di RedBird e consulente del Milan con tre condizioni specifiche: essere se stesso, impegno a lungo termine e tornare per vincere. Il suo ruolo prevede di supportare l'allenatore senza interferire nelle decisioni tecniche.
Entrambi i figli di Ibrahimovic, Maximilian (19 anni) e Vincent (17 anni), giocano nelle squadre giovanili del Milan. Lo svedese mantiene una distanza professionale dal loro sviluppo per evitare conflitti di interesse.
Fonti utilizzate: "La Gazzetta dello Sport", "Calciomercato"
Nota: Questo articolo è stato modificato con l'aiuto dell'Intelligenza Artificiale.