Il Consiglio comunale di Milano vota oggi la vendita dello stadio San Siro a Inter e Milan, in una decisione che secondo La Gazzetta dello Sport potrebbe protrarsi fino a tarda notte. La seduta inizierà alle 16:30 richiede 25 voti favorevoli su 49 consiglieri totali per approvare la cessione dell'impianto e delle aree circostanti per 197 milioni di euro, come riporta Fanpage.
Il progetto di vendita alle due squadre milanesi non sarà perfetto, ma farlo saltare rappresenterebbe un danno maggiore per la città rispetto agli inconvenienti della trasformazione. Secondo il Corriere della Sera, bloccare l'operazione significherebbe condannare San Siro a un declino inarrestabile, privandolo della sua identità storica legata a Inter e Milan.
Il futuro senza le squadre
Senza la vendita, lo stadio diventerebbe un impianto gloriosamente avviato al declino, con un uso incerto e schiacciato da una storia che non sarebbe più sua. Il Corriere della Sera sottolinea come Milano non sia riuscita in tutti questi anni ad adeguare l'impianto agli standard internazionali, rendendo ancora più difficile farlo senza il coinvolgimento dei principali club.
Con le squadre disperse nell'hinterland, si rafforzerebbe l'immagine di una Milano sempre meno milanese, che espelle i ceti popolari e non riesce a soddisfare le aspettative di due dei suoi marchi globali più amati. San Siro cesserebbe di essere la seconda meta turistica più visitata della città, trasformandosi in un simbolo malinconico del passato.
Voti decisivi e scadenze
La votazione rimane in bilico secondo La Gazzetta dello Sport, con Monica Romano del Pd e Marco Fumagalli della Lista Sala ancora indecisi sul loro voto. Nel frattempo, i comitati cittadini organizzano proteste in Piazza della Scala per opporsi alla vendita, come segnala Fanpage.
Il tempo stringe per completare l'operazione, con la scadenza fissata al 10 novembre a causa dei vincoli legati alla costruzione del secondo anello. Il Ministro dello Sport Abodi ha avvertito dei rischi per l'organizzazione di Euro 2032 se Milano non avrà uno stadio adeguato, secondo La Gazzetta dello Sport.
Come sottolinea il Corriere della Sera, questa vicenda mette nelle mani di alcuni consiglieri il potere eccezionale di decidere un pezzo del futuro di Milano, un potere superiore persino a quello di un sindaco.
Fonti utilizzate: "Corriere della Sera", "La Gazzetta dello Sport", "Fanpage"
Nota: Questo articolo è stato modificato con l'aiuto dell'Intelligenza Artificiale.