Mosca boccia il piano europeo, trova quello Usa per l'Ucraina "più accettabile"

upday.com 3 godzin temu
Il piano di pace americano per l'Ucraina è stato rivisto da 28 a 19 punti dopo i negoziati di Ginevra (Immagine simbolica - Generata da IA) Upday Stock Images

Il piano di pace americano per l'Ucraina ha subito una revisione sostanziale, passando da 28 a 19 punti dopo intense trattative a Ginevra tra delegazioni statunitensi e ucraine. Parallelamente, la Russia ha respinto categoricamente la proposta europea, con Yuri Ushakov, principale consigliere di politica estera di Vladimir Putin, che ha dichiarato che «non ci si adatta affatto». Mosca considera invece il piano americano «più accettabile», nonostante permangano profonde divergenze su territori, sovranità e futuro dell'Ucraina.

Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha espresso soddisfazione per le modifiche ottenute. «La nostra delegazione è tornata con un piano più snello e con punti corretti che riflettono le nostre esigenze», ha affermato. Tra i cambiamenti più significativi figura la rimozione della clausola che assegnava agli Stati Uniti il 50% dei profitti derivanti dagli asset russi congelati per la ricostruzione ucraina, elemento fortemente criticato da Kiev come ingiusto.

Zelensky ha ribadito la disponibilità al dialogo, sottolineando che «L'Ucraina non sarà mai un ostacolo alla pace; è un principio che intendiamo mantenere». Tuttavia, ha anche tracciato linee rosse chiare: «Putin vuole solo il riconoscimento giuridico di ciò che ha rubato, violando il principio di integrità territoriale e sovranità. Questo è il problema principale».

Mosca attende, Washington rivede

Il portavoce del Cremlino Dmitry Peskov ha dichiarato di non aver ancora ricevuto dettagli ufficiali sul piano rivisto: «Non abbiamo ricevuto alcuna informazione ufficiale. Stiamo monitorando attentamente i vari reportage che emergono, ma nulla ci è stato comunicato direttamente». Nonostante ciò, Putin aveva precedentemente indicato che il piano americano potrebbe «costituire la base per una risoluzione pacifica definitiva».

Il presidente americano Donald Trump ha mostrato ottimismo dopo i colloqui di Ginevra, scrivendo su Truth: «Qualcosa di buono potrebbe accadere». Il segretario di stato Marco Rubio ha confermato che l'ultimatum inizialmente fissato per il 27 novembre è stato reso più flessibile, definendo il piano un «documento vivente» aperto a modifiche.

Secondo fonti di Washington, gli ucraini ritengono che l'attuale bozza «rifletta i loro interessi di sicurezza nazionale». Il viceministro degli Esteri ucraino Sergiy Kyslytsya ha descritto l'incontro in Svizzera come «intenso» ma «produttivo», spiegando che il documento è stato «completamente rivisto» e conserva «pochissimi elementi della versione originale».

Europa chiede garanzie per Kiev

I leader europei hanno sviluppato una contro-proposta per correggere gli elementi ritenuti inaccettabili del piano americano. Il cancelliere tedesco Friedrich Merz ha dichiarato: «Gli interessi ucraini sono anche interessi europei [...] Ciò significa che l'Ucraina non deve essere costretta a fare concessioni territoriali unilaterali». Berlino ha promesso «sostegno incessante» a Kiev.

Il ministro degli Esteri italiano Antonio Tajani, intervenendo da Riad durante il Forum Imprenditoriale Italia-Arabia Saudita, ha affermato: «La pace va sempre costruita, però passi in avanti importanti sono stati costruiti. Stiamo lavorando, stiamo discutendo. Sosteniamo il piano degli Stati Uniti che va rivisto, è un punto di partenza».

Tajani ha sottolineato il ruolo cruciale dell'Europa: «L'Europa darà il suo contributo, anche perché non si può sottoscrivere una pace senza la presenza europea, perché l'Europa ha inflitto le sanzioni alla Federazione Russa e quindi per chiudere con un accordo di pace serve che l'Europa ritiri le proprie sanzioni».

L'Alto Rappresentante UE Kaja Kallas ha convocato un Consiglio Affari Esteri straordinario in videoconferenza per coordinare la posizione europea. Il premier britannico Keir Starmer ha riconosciuto progressi ma ha avvertito: «Comunque siamo tutti pronti a impegnarci al massimo, si spera, per arrivare al risultato giusto».

Violenza incessante mentre si negozia

Nonostante i colloqui diplomatici, gli attacchi militari proseguono senza sosta. Nella notte tra lunedì e martedì, le forze russe hanno lanciato un massiccio raid con missili e droni su Kiev, colpendo infrastrutture energetiche ed edifici residenziali. L'attacco ha causato almeno sei morti civili e decine di feriti, con interruzioni diffuse di elettricità e acqua in vari quartieri della capitale.

Tymur Tkachenko, capo dell'amministrazione militare di Kiev, ha denunciato: «Nel quartiere di Svyatoshyn, 4 persone sono state uccise e almeno 3 sono rimaste ferite. I russi stanno deliberatamente prendendo di mira infrastrutture e abitazioni civili. Terrore cinico».

Simultaneamente, droni ucraini hanno colpito la regione russa di Rostov, causando tre morti e dieci feriti a Tagarong, con danni a edifici residenziali, scuole e strutture industriali. Mosca ha dichiarato di aver abbattuto 249 droni ucraini durante la notte.

Tajani, commentando gli attacchi, ha osservato: «Aspettiamo risposte da Mosca, perché fino adesso sono arrivate solo risposte di bombe e attacchi, anche la notte passata».

Nota: Questo articolo è stato creato con l'Intelligenza Artificiale (IA).

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