La procura di Gerusalemme aveva chiesto di spostare le udienze di Benjamin Netanyahu a mercoledì e giovedì della prossima settimana. Il tribunale distrettuale di Gerusalemme ha però respinto la richiesta a causa di sovrapposizioni di calendario.
Questo significa che le testimonianze del premier israeliano non riprenderanno prima dell'inizio di settembre. Il rinvio è dovuto alla pausa estiva della corte che si protrarrà fino ad allora.
Rinvii continui dal dicembre scorso
Le testimonianze di Netanyahu nel processo per corruzione sono state ripetutamente rinviate da quando sono iniziate a dicembre dello scorso anno. I motivi dei continui slittamenti sono molteplici e legati ai suoi impegni istituzionali.
Tra le cause dei rinvii figurano i problemi di salute del premier, la guerra in corso con Hamas a Gaza e l'attacco all'Iran. Anche i viaggi diplomatici all'estero e gli impegni generali di Netanyahu come primo ministro hanno contribuito ai continui slittamenti.
Processo per corruzione in corso
Il premier israeliano è sotto processo per corruzione in un procedimento che si trascina ormai da mesi. Le udienze hanno subito numerose interruzioni a causa della complessa situazione geopolitica e degli impegni del primo ministro.
La ripresa delle testimonianze è ora fissata per settembre, quando la corte tornerà operativa dopo la pausa estiva. Il caso continua a tenere banco nella politica israeliana mentre il paese affronta multiple crisi internazionali.
Fonte AGI (www.agi.it) Nota: questo articolo è stato rielaborato da UPDAY con l'ausilio dell'intelligenza artificiale.