La nave Ocean Viking di SOS Mediterranee ha salvato nella notte 47 persone, tra cui nove minori non accompagnati, da un gommone in difficoltà nelle acque internazionali al largo della Libia. L'operazione di soccorso è scattata dopo un alert di AlarmPhone, con la maggior parte dei migranti che proviene dal Sudan.
Le autorità italiane hanno assegnato per lo sbarco il porto di Marina di Carrara, a oltre 1.300 chilometri di distanza dall'area del salvataggio. La navigazione richiederà tre giorni e mezzo, secondo quanto confermato da Ansa.
Protesta dell'organizzazione umanitaria
SOS Mediterranee ha denunciato duramente l'assegnazione del porto distante. «Ancora una volta questo porto distante ci allontana dal Mediterraneo centrale, dove sono disperatamente necessari gli sforzi di soccorso», ha dichiarato l'organizzazione. «Questa pratica costa vite umane ogni giorno».
L'assegnazione di porti lontani alle navi delle Ong rappresenta un pattern deliberato nella politica migratoria italiana, come riporta TG24 Sky. La strategia mira a gestire gli arrivi distribuendoli su porti diversi da quelli del Sud Italia.
Tensioni politiche e precedenti
Funzionari regionali toscani con esperienza diretta nella gestione degli arrivi hanno espresso opposizione alla decisione, secondo La Repubblica. Le autorità locali lamentano la mancanza di coordinamento nelle assegnazioni portuali.
Non è la prima volta che le Ong contestano le assegnazioni di porti distanti. Mediterranea Saving Humans aveva scelto di dirigersi verso Trapani anziché verso il porto di Genova assegnato dalle autorità, come riferisce La Repubblica.
Fonti utilizzate: "AGI", "Ansa", "La Repubblica", "TG24 Sky"
Nota: Questo articolo è stato modificato con l'aiuto dell'Intelligenza Artificiale.